Allarme Ocse, investimenti troppo bassi minaccia per la crescita globale: sono all’1,6% del Pil
L’Ocse ha avvertito che la debolezza degli investimenti aziendali sta minacciando la crescita globale, con la spesa aziendale nella maggior parte delle economie avanzate che non riesce a tornare ai trend storici dopo la crisi finanziaria e la pandemia.
Gli investimenti netti nei paesi Ocse sono scesi dal 2,5% del PIL prima della crisi del 2008 all’1,6% del Pil per il paese mediano, con la pandemia che ha inferto un ulteriore colpo, secondo i dati dell’organizzazione.
L’Italia tra i paesi virtuosi
Se la spesa aziendale per nuovi progetti e infrastrutture non riprende, i paesi “non saranno in grado di sostenere la crescita”, ha dichiarato al Financial Times Álvaro Pereira, capo economista uscente dell’organizzazione con sede a Parigi.
Solo due economie avanzate su 34 monitorate avevano superato i trend di investimento netto pre-crisi finanziaria lo scorso anno: Israele e Portogallo. Solo sei paesi sono al di sopra dei trend di investimento pre-Covid, tra cui Canada, Italia e Australia.
Secondo un documento di lavoro dell’Ocse, gli investimenti medi nel gruppo sono inferiori del 20% rispetto ai livelli che si sarebbero registrati se le tendenze pre-crisi finanziaria fossero continuate. Rimangono inferiori del 6,7% rispetto al trend pre-Covid.
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