Alessandro Greco: «Io e mia moglie Beatrice siamo casti da quattro anni»

Il 53enne Alessandro Greco apre il cassetto suoi ricordi, tracciando un ponte tra gli inizi da ragazzino nelle piazze italiane e il presente segnato da una scelta spirituale di coppia. Lo fa in una lunga intervista rilasciata a **Il Corriere della Sera. **L’avvio professionale di Alessandro Greco, oggi alla conduzione del programma Rai UnoMattina Estate, coincide con «serate di piazza quando ancora non ero maggiorenne. Presentavo, ma avevo anche delle mie performance: imitavo Lucio Dalla, Celentano, Pizzul. Ero entrato così nel giro degli spettacoli itineranti, in contatto con quei comitati di cui Michele Guardì (noto autore televisivo, ndr*) ha fatto una religione. In una di quelle serate, in provincia di Bari, mi dissero che sarebbe intervenuto un pianista: iniziò a suonare ed era bravissimo. Aveva anche dei momenti parlati e ci fece sbellicare: era Checco Zalone».

Dopo aver ricordato i suoi inizi come intrattenitore delle folle in piazza, Alessandro Greco parla della vita con Beatrice Bocci, conduttrice ed ex modella che il volto tv ha sposato con rito civile nel 2008. «Sul web ci si ferma ai titoli che non possono spiegare quello che in realtà è il frutto del nostro cammino di fede. È stata una decisione sponsale rimettere al centro della nostra vita personale e di coppia i sacramenti, così da poterci sposare anche in Chiesa, come è successo nel 2014, dopo che ci eravamo uniti civilmente nel 2008. Noi abbiamo accolto la castità dopo anni di relazione e due figli, così che i sacerdoti potessero offrirci i sacramenti, che sono il livello massimo di unione con Dio. Nessuno ci ha prescritto di farlo, non ci hanno dato una ricetta con scritto di rimanere casti. È stata una nostra libera scelta», puntualizza Greco, ricordando alcuni dei pettegolezzi (falsi) messi in giro per screditarli.

«Si parlava di una reciproca gelosia spropositata. Bugia. Così come il fatto che io ponessi come condizione il dover lavorare con lei. Semplicemente, facevamo lo stesso mestiere ed eravamo entrambi disponibili a fare anche cose insieme, ma mai come imposizione».