Alemanno chiede nuove misure alternative. Le accuse e il caso del “presofferto” – Il Tempo
Come anticipato da Il Tempo elle prime ore del 2025 Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma e leader del Movimento Indipendenza!, è stato portato a Rebibbia nella serata di maeredì 31 dicembre. Il tribunale di Sorveglianza di Roma ha emesso nei suoi confronti un provvedimento d’urgenza contestando di non avere rispettato le prescrizioni previste nell’affidamento ai servizi sociali. Alemanno, condannato in via definitiva a 1 anno e 10 mesi, doveva svolgere attività presso la struttura ’Solidarietà e Speranza’ di suor Paola D’Auria che si occupa di famiglie in difficoltà e di soggetti vittime di violenze nell’ambito dell’inchiesta Mondo di Mezzo. Tra i divieti previsti anche quello di non lasciare la propria abitazione prima delle 7 del mattino e rincasare entro le 21.
Cosa succede adesso? Su istanza della difesa – che chiede il ripristino della misura alternativa -, dovrà essere ora fissata una udienza davanti alla Sorveglianza che si svolgerà nelle prossime settimane. I giudici, secondo quanto si apprende, contestano alcuni episodi di violazione a cui Gianni Alemanno avrebbe fornito giustificazione poi risultate false. I riscontri sulle presunte violazioni sono stati effettuati dal nucleo speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza di Roma. L’avvocato, Edoardo Albertario, difensore di Alemanno, presenterà una nuova istanza ai magistrati di sorveglianza per una misura alternativa al carcere, dove l’ex sindaco è detenuto da ieri sera dopo la revoca dei benefici della messa alla prova. Entro trenta giorni dovrà essere fissata udienza e in quella sede si valuterà una eventuale conferma dell’ordinanza. Il rischio è che Alemanno, che ha iniziato l’attività presso la struttura nel novembre del 2023, si veda revocato il “presofferto” e debba, quindi, scontare per intero la pena passata in giudicato.
“Ho fatto l’assessore con Gianni Alemanno e per me rimane una persona perbene. Provo dolore per quanto gli è accaduto e spero che possa presto chiudere questa vicenda. Gli sono umanamente vicino anche se non ho elementi per giudicare. Ma ritengo importante manifestare agli amici la propria solidarietà nei momenti difficili. Ed è una vicinanza del tutto personale che non ha alcun significato politico”, afferma il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Alfredo Antoniozzi.
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