Aldo il nonno vigile: «Da 10 anni aiuto i bambini nel traffico» – Bressanone
BRESSANONE. Aldo Coccia, 68 anni, dal 2014 presta servizio come nonno vigile sulle strade di Bressanone. Geometra in pensione, Coccia è un riferimento per tanti ragazzi e bambini che ormai lo conoscono e che in ogni giornata di scuola lui aiuta ad attraversare in sicurezza strade e incroci . È lui a raccontare le mansioni di nonno e il comportamento di ciclisti e automobilisti a Bressanone. “Con i ritmi frenetici di oggi – dice Coccia – tanti automobilisti sono di fretta. Molti guidano con il telefonino in mano e non si può stare tranquilli nemmeno un secondo quando si è al lavoro sulle strisce pedonali per far attraversare gli studenti. Anche i ragazzi poi sono sempre di corsa: chi non vede l’ora di arrivare a casa e chi invece deve correre in stazione per prendere il treno o l’autobus – racconta il nonno vigile – Con il traffico di oggi, bisogna avere gli occhi anche dietro la testa e non ci si può permettere alcuna distrazione”.
Un servizio, il suo, con tante responsabilità…
“Quello del nonno-vigile ormai è diventato un lavoro a tutti gli effetti. Io lo faccio volentieri e con passione. Anche se il compenso… Da 10 anni veniamo pagati 10 euro netti all’ora, si potrebbe magari adeguare il compenso al caro vita cittadino…”.
Quali sono le situazioni più pericolose che si ripetono?
“Al primo posto ci metterei certi episodi che coinvolgono le persone in bicicletta. Sono loro spesso quelle che hanno più fretta e spesso non rispettano i pedoni agli attraversamenti. Parlo in particolare modo di quelli con le bici da corsa, che talvolta si infilano a zig-zag fra i pedoni mentre questi attraversano sulle strisce. Se poi provi a richiamarli hanno anche il coraggio di tornare indietro e rimproverarti. Poi ci sono anche quelli in bici e con il telefonino in mano, che l’ultima cosa che fanno è guardare la strada”.
Quali sono le sue postazioni e quali sono quelle più “impegnative” a livello di traffico?
“Attualmente io presto servizio lungo via Vittorio Veneto, sulla statale del Brennero all’altezza del ristorante Dolomiti, mentre al pomeriggio sono lungo via Roncato. Sono entrambe zone molto frequentate e da monitorare attentamente: la prima per via del continuo traffico di auto, bici e motorini, la seconda invece perché va rispettato e fatto rispettare il divieto di transito ad orari per via della presenza di scuole e bambini piccoli. Ma la zona più problematica è lungo via Laghetto, dove tra l’altro di recente il Comune ha cambiato le regole della viabilità e dove ci sono numerose scuole da cui entrano ed escono centinaia di ragazzi ogni giorno. Con le isole spartitraffico da poco installate le auto si spostano con continui zig-zag e le bici condividono la carreggiata con le auto viaggiando sulle fasce laterali. La rimozione dei dossi artificiali ha poi portato a un aumento delle velocità delle auto in transito, con maggiori rischi per i pedoni sulle strisce e per gli stessi ciclisti”.