Alberi sui lidi: “A Marina abbattuti 47 pini in tre anni, una mattanza” :: Segnalazione a Ravenna
Riceviamo e di seguito pubblichiamo la segnalazione di un nostro lettore: “E’ di grande attualità la vicenda della battaglia tra Comune di Ravenna e cittadini per la difesa dei pini in viale Romagna a Lido di Savio e in città in via Maggiore e in merito si vuole porre l’attenzione su quello che oggi può apparire l’antefatto, una sorta di prova generale: l’abbattimento di 47 pini (su un totale di 78) in Viale Zara a Marina di Ravenna. Nell’estate del 2022 la stampa locale si interessò dell’argomento pubblicando a fine luglio l’articolo “A Marina di Ravenna abbattuti 4 pini e spunta il cartello ironico” che trattava la campagna di abbattimenti dei pini in Viale Zara, che purtroppo non si è esaurita e oggi come allora passa quasi inosservata anche da chi, solo a titolo di esempio, sempre nel 2022 inorridiva per la siepe di tamerici rimossa prima del Jova Beach Party… Nel tratto di Viale Zara compreso tra l’innesto con Viale Mameli e Viale dei Mille, prima dei lavori di riqualificazione eseguiti tra il 2020 e il 2021, si contavano n. 68 pini, come certificato anche dallo stesso Comune di Ravenna. Nell’estate/autunno del 2022 vennero eseguiti i lavori anche nel tratto tra Viale dei Mille e Via dei Pescatori, dove si rilevava la presenza di altri 10 pini.
Oggi, a distanza di meno di tre anni dal completamento dei lavori, i pini superstiti sono 25 nel tratto tra Viale Mameli e Viale dei Mille e 6 nel tratto tra Viale dei Mille e Via dei Pescatori. Complessivamente risultano mancanti 47 pini: alcuni abbattuti durante i lavori, altri crollati dopo la fine dei lavori stessi e la maggior parte abbattuti dal 2022 ad oggi. Gli ultimi abbattimenti che hanno interessato 4 pini su Viale Zara tra l’incrocio con Via Mameli e l’incrocio con Via Callegati risalgono a poche settimane fa. La sensazione che ne deriva è che non siano state correttamente valutate le conseguenze dei lavori stradali per l’ammodernamento del Viale sugli apparati radicali e la stabilità degli alberi stessi.
Ipotesi peggiore è che gli alberi vengano abbattuti con facilità dall’amministrazione competente che, probabilmente, vede solo il potenziale costo di gestione e manutenzione delle alberature e non vede invece il loro contributo al clima, al paesaggio e alla ricchezza di una città. Un gruppo di cittadini nell’ottobre del 2020, manifestò perplessità e preoccupazioni circa alcuni aspetti dei lavori in corso, chiedendo al Comune perché non fosse stata tenuta in considerazione la sostituzione totale delle alberature, da realizzare in concomitanza ai lavori di riqualificazione ed ammodernamento della strada. Tale soluzione, certamente più economica, avrebbe permesso l’asportazione delle ceppaie durante la realizzazione degli scavi di sbancamento per la formazione dei nuovi rilevati stradali, la costruzione delle nuove aiuole in posizioni più idonee e l’integrazione con nuovi alberi negli spazi lasciati liberi da pini abbattuti in passato ridando alla strada la dignità dovuta ad un “Viale” e prendendo in esame la possibilità di mettere a dimora anche essenze diverse dai pini.
Ora, il (poco) tempo trascorso ha rivelato che le scelte fatte erano e sono completamente sbagliate, e ci si chiede quali possano essere gli interventi programmati o da programmare al più presto, per ripristinare la “valenza estetica e paesaggistica” del Viale. Quello che un tempo era un Viale completamente ombreggiato oggi si presenta come una strada assolata con una serie di aiuole, realizzate per contenere pini che non esistono più, da anni completamente invase da erbe infestanti, arbusti spontanei e totalmente prive di qualsiasi minima manutenzione, evidenziando una situazione di degrado urbano al limite della decenza. Si può ipotizzare che a breve anche i pochi pini sopravvissuti alla mattanza verranno abbattuti per portare a compimento quello che era fin dall’inizio un malcelato obiettivo, auspicando tuttavia che tra i 50.000 alberi da piantare nei prossimi 5 anni promessi in campagna elettorale ci possano essere anche quelli per ridare la dovuta dignità a Viale Zara e all’intera località balneare”.
Francesco
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