Al via il processo a Pozzolo per lo sparo di Capodanno: ma deve rispondere solo del porto d’armi
Arriva in aula martedì il caso dello sparo di Capodanno alla Pro Loco di Rosazza, nel biellese, il cui imputato è Emanuele Pozzolo, parlamentare eletto con Fratelli d’Italia (al momento ancora sospeso dal partito).
La vicenda, che risale alla notte tra il 31 dicembre 2023 e il 1 gennaio 2024, è quella del colpo partito dal minirevolver di proprietà del deputato e che ha ferito alla coscia un uomo allora 31enne, Luca Campana. Pozzolo non sarà però processato per il ferimento, su quale è stata pronunciata in udienza preliminare sentenza di non luogo a procedere per il reato di lesioni colpose. Infatti, nonostante abbia sempre sostenuto di non essere stato lui a sparare, ed avere anche accusato Pablito Morello, ex caposcorta del sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro (anch’egli presente alle festa, ma fuori dalla sala al momento dello sparo), Pozzolo ha risarcito il ferito che ha rimesso la querela. Non luogo a procedere anche per altre due ipotesi di reato contenute nella richiesta di rinvio a giudizio della Procura di Biella, quelli di accensioni ed esplosioni pericolose e omessa custodia di armi, sui quali è intervenuta l’oblazione da parte di Pozzolo. Martedì Pozzolo andrà quindi a giudizio per porto illegale di arma comune da sparo e porto illegale di munizionamento da guerra. Lo giudicherà il Tribunale di Biella in composizione monocratica. Pozzolo è difeso dall’avvocato Andrea Corsaro di Vercelli, già sindaco della città piemontese.
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