Puglia

Al Petruzzelli le riprese di “Lino d’Italia”, documentario su Lino Banfi

Lino l’italiano, anzi, “l’italieno”. Cominciano il 17 luglio le riprese di “Lino d’Italia – Storia di un itALIENO”, documentario dedicato a Lino Banfi, diretto da Marco Spagnoli (e scritto da quest’ultimo insieme allo stesso Banfi). Una sorta di autobiografia audiosiviva di uno dei più noti attori italiani, orgogliosamente pugliese, che sarà prodotta da Minerva Pictures con il contributo di Apulia film fund, fondo di Apulia film commission e Regione Puglia (a valere su risorse del Por Puglia Fesr-Fse 2014/2020).

Il documentario, girato principalmente nel Teatro Petruzzelli di Bari, toccherà anche le città di Andria – dove Banfi ha frequentato il seminario – e Canosa, il paese in cui è cresciuto e a cui è ancora profondamente legato. Con uno sguardo ironico, tenero e affettuosamente dissacrante, “Lino d’Italia” racconta l’uomo dietro il personaggio, intrecciando vita privata e carriera pubblica, aneddoti familiari e successi popolari, ricordi di gioventù e riflessioni sul presente.

Protagonisti della scena sono due volti della stessa medaglia: Lino Banfi e Pasquale Zagaria – il suo vero nome – che si confrontano sul palco di un Petruzzelli immaginifico e sospeso nel tempo, attraversando insieme l’infanzia a Canosa, gli anni della gavetta, gli incontri decisivi, la gloria cinematografica, l’amore per la famiglia e il successo televisivo, da “Stasera Lino” a “Un medico in famiglia”.

Attraverso materiali d’archivio, testimonianze inedite e una messa in scena teatrale e surreale, il documentario mette in luce la straordinaria parabola artistica e umana di uno dei comici più amati dal pubblico italiano, simbolo di un’Italia popolare, generosa e autoironica. “Lino d’Italia” celebra l’artista e l’uomo Banfi – che ha da poco compiuto 89 anni – e segna una nuova collaborazione tra Gianluca Curti di Minerva e Marco Spagnoli, dopo “La nostra magnifica ossessione: Bernardo Bertolucci e la sua generazione”, documentario in uscita in autunno, coprodotto da Minerva Pictures, Rai Documentari e ARTE, in arrivo anche sul canale franco-tedesco entro il 2025.




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