Società

Al Giardino delle Idee, dove ascoltare la musica degli alberi

Un uliveto ricreato con 500 fili sospesi dal soffitto con rametti e foglie d’ulivo, recuperati dalla potatura, ondeggianti e galleggianti, che circondano un meraviglioso albero di moraiolo, una varietà dalle cui olive si ottiene un olio dal sapore vivace tra l’amaro e il piccante, è ospite quest’anno del Chiostro del Museo Diocesano di Milano, dove dall’8 al 13 aprile si svolge la seconda edizione di Il Giardino delle Idee, la mostra/laboratorio sul nuovo design responsabile di Vanity Fair durante il Salone del Mobile 2025.

L’installazione, l’Uliveto Sacro in Città, è una rappresentazione del paesaggio umbro dove, nel 2022, la start-up agricola Gea1916 ha preso vita da un’idea di Andrea Gentili, ex trader sul mercato dei cambi, che ha ascoltato il richiamo spirituale della natura e ha deciso di recuperare dall’abbandono diciassette ettari di uliveti, collocati sulle colline che circondano il meraviglioso borgo di Bevagna, in Umbria, e dai quali oggi produce un olio Evo Bio Dop di altissima qualità, ricco di polifenoli, che ha ricevuto le tre foglie e il Premio Speciale Novità dell’Anno 2025 dal Gambero Rosso.

Non si tratta di uliveti qualsiasi: Gea1916 ha istituito tre Uliveti Sacri, costituiti da ulivi piantati per celebrare l’arrivo di un’anima, un suo ritorno a Casa, o l’unione di anime gemelle, ai quali se ne aggiunge in occasione del Giardino delle Idee, uno nuovo dove ogni pianta può essere dedicata a se stessi, come atto d’amore per il sé. Con questo progetto si intende avere non solo un impatto positivo per l’ambiente, ma dare anche vita a un luogo di profonda sacralità, dove ogni albero diviene catalizzatore di un’intenzione che connette il mondo terreno a quello spirituale: un conduttore di energia.

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L’allestimento della reinterpretazione visiva degli uliveti di Gea1916 ha luogo in una delle alcove di 12metri quadri e alte 4metri, situate sotto i portici del Chiostro del Museo Diocesiano, ed è stata affidata a Sabrina Di Gennaro, fondatrice e direttrice creativa di SDG Studio dedicato alla progettazione e produzione di eventi e flower design, esperta di allestimenti in sospensione.

Al centro dello spazio espositivo si erge un albero di ulivo di tre metri d’altezza del quale poter ascoltare il «suono», grazie a cuffie collegate a un rilevatore di frequenze, un convertitore in musica dell’energia elettrica prodotta da piante e alberi, e che sono generate direttamente da uno smartphone.

«Volevo ricreare la stessa sensazione di immersione meditativa nella natura che vivo ogni volta che vado ai miei uliveti, dove ascolto le vibrazioni delle piante, il loro fruscio al vento, che assecondano come una danza, e dove ogni volta mi sento rigenerato grazie alla connessione profonda che, attraverso loro, sento con il mondo spirituale», ha spiegato Andrea Gentili.

In questo «Uliveto Sacro in Città» proposto al Giardino delle Idee, gli ospiti potranno sedersi su pouf realizzati con materiale di recupero, pallet in legno che hanno ricevuto una nuova destinazione, ascoltare le piante e assaggiare l’Olio Evo Recondita Armonia di Gea1916, dal nome ispirato a una romantica aria della Tosca di Puccini ed estratto dalle olive coltivate negli Uliveti Sacri della tenuta a Bevagna.

Un’installazione che vuole essere un invito per chiunque a compiere un gesto sostenibile, contribuire alla piantumazione e dedicare un ulivo, che sarà piantato in uno degli uliveti di Gea1916, per far risuonare questa natura nel cuore della Valle Umbra, la terra di Assisi e di San Francesco, di emozioni positive, di cura e di amore.


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