Al CPO di Ostia al via attività sportive per persone con disabilità
C’è chi impugna una stecca da biliardo, chi affina la tecnica al tavolo da ping pong, chi si muove agilmente con la racchetta da badminton. Scene comuni in una palestra? Non proprio. Siamo al Centro Paraplegici di Ostia (CPO), dove da pochi giorni lo sport ha assunto un significato più profondo: quello dell’inclusione vera, senza barriere né confini clinici.
L’iniziativa si chiama “Al CPO lo sport è di tutti, nessuno resta fuori!” ed è promossa dalla ASL Roma 3 in collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico (CIP) del Lazio. L’idea è semplice e rivoluzionaria allo stesso tempo: aprire le porte dello sport non solo ai pazienti del Centro, ma a tutte le persone con disabilità motoria del territorio.
Biliardo, badminton e tennistavolo sono le prime tre discipline a disposizione. E la partecipazione è completamente gratuita.
Le lezioni si tengono il lunedì, martedì e giovedì dalle 14:30 alle 16:30, sotto la guida di tecnici specializzati del CIP e del team di Terapia Occupazionale del Centro. Ma la vera novità è che non serve essere ricoverati o in cura al CPO per partecipare. Basta una visita medica con uno specialista del Centro per ricevere l’idoneità.
“Lo sport come cura, ma anche come diritto e occasione di rinascita – spiega il dottor Stefano Maria De Luca, Direttore dell’Unità Operativa Complessa Riabilitazione e Centro Spinale del CPO –. Questo progetto vuole andare oltre la sola riabilitazione: parliamo di qualità della vita, integrazione, partecipazione. Non esistono limiti: il CPO vuole essere un punto di riferimento per tutto il territorio”.
Il percorso prevede anche il tesseramento al Comitato Italiano Paralimpico, a suggellare l’inserimento pieno nel circuito sportivo nazionale. E c’è di più: “Stiamo lavorando per ampliare l’offerta sportiva già dal prossimo anno – annuncia De Luca – includendo discipline come nuoto e atletica leggera. E a breve attiveremo anche un ambulatorio di Medicina dello Sport per il rilascio di certificazioni agonistiche per atleti con disabilità”.
Un passo concreto verso uno sport che cura e unisce. Un progetto che, nel cuore del litorale romano, trasforma la riabilitazione in occasione di riscatto, l’ospedale in palestra di vita, e fa della partecipazione un bene comune, davvero per tutti.
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