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Air India, è ufficiale: c’è il nome di chi ha spento i motori

Si chiude sempre di più il cerchio attorno al disastro aereo del Boeing 787 Dreamliner Air India precipitato dopo il decollo lo scorso 23 giugno: sarebbe stato il comandante del volo, il 56enne Sumeet Sabharwal a spostare le levette che alimentavano il flusso di carburante ai motori dell’aereo in posizione “Cut-Off”, interrompendone così il flusso responsabile dell’incidente avvenuto pochi secondi dopo. Lo spiega in esclusiva il Wall Street Journal che ha citato fonti vicine alla prima valutazione delle autorità americane che si occupano dell’inchiesta.

Le nuove prove

Il quotidiano ha riferito i dettagli della registrazione della scatola nera evidenziando che sia stato il “pilota senior” a manomettere intenzionalmente gli interruttori. In attesa di nuove evidenze, appare sempre più chiaro ed evidente che non si sia trattato di un problema strutturale del volo o di altre motivazioni così come le autorità indiane stanno cercando di dimostrare andando a cercare le cause sugli interruttori di alimentazione con un’ispezione approfondita.

La depressione del comandante

L’esperto di aviazione dell’emittente americana Sky News, il capitano Byron Bailey, ha dichiarato che lui e i suoi colleghi hanno creduto “subito… che l’unico modo in cui ciò sarebbe potuto accadere è che il capitano” avesse spento gli interruttori. L’accaduto andrebbe a chiudere anche il cerchio sul malessere di Sabharwal che, secondo alcuni colleghi di Air India, riguardava la depressione di cui soffriva da tempo. “Si era allontanato dal volo negli ultimi tre o quattro anni, motivandolo come ferie per malattia”, ha spiegato un esperto pilota indian, Mohan Ranganathan, a un tabloid inglese.

L’allarme del primo ufficiale

Il primo ufficiale Clive Kunder, invece, non ha potuto fare nulla per impedirlo ma, allarmato, avrebbe chiesto al collega il motivo per il quale avesse spostato quelle leve ricevendo come tutta risposta una falsità. “Non l’ho fatto“. Dal momento che stava pilotando il Boeing, Kunder non avrebbe effettivamente visto con i suoi occhi l’azione che ha interrotto il flusso di carburante ma avrebbe distintamente sentito quel suono inequivocabile con lo spostamento dall’alto verso il basso.

La contestazione della Federazione piloti

Nelle ultime ore si è mossa anche la Federazione dei Piloti Indiani che ha chiesto al governo di Delhi di indagare ulteriormente su possibili incomprensioni tecniche o guasti meccanici nel Boeing 787 suggerendo di includere nuovi esperti nella commissione di indagine.

In una lettera al ministero dell’Aviazione Civile, i piloti si sono dichiarati preoccupati per il rapporto preliminare reso noto nei giorni scorsi sostenendo che non si terrebbe conto “in modo convincente di due scenari tecnici plausibili e già evidenziati” che sarebbero stati determinanti per la chiusura improvvisa dei pulsanti di alimentazione del carburante.


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