Aic,in Sardegna servono strumenti certi per settore agricolo – Mondo Agricolo
“Riteniamo fondamentale che la
Regione Sardegna metta al centro il sostegno al reddito
agricolo, la competitività delle filiere locali e il ricambio
generazionale. Le imprese agricole sarde, come quelle di tutto
il Mezzogiorno, affrontano costi crescenti e una scarsità idrica
che impone scelte rapide e strutturali. Servono misure capaci di
coniugare sostenibilità ambientale, protezione sociale e
rilancio produttivo e, al riguardo, l’Aic è pronta a offrire il
proprio contributo attraverso una rete operativa già attiva
sull’isola, per costruire insieme una strategia agricola
inclusiva, moderna e orientata al territorio”. Lo dichiara il
presidente di Aic-Associazione italiana coltivatori, Giuseppino
Santoianni, che ha scritto alla presidente della Regione
Sardegna, Alessandra Todde e agli assessori competenti, per
presentare le attività dell’Aic sul territorio e condividere le
priorità dell’organizzazione nelle politiche regionali per
l’agricoltura. “Inoltre, le imprese agricole sarde oggi –
aggiunge Santoianni – vivono una fase complessa con la
diffusione della dermatite nodulare bovina che rischia di
colpire duramente il comparto zootecnico. È necessario garantire
strumenti rapidi ed efficaci per tutelare gli allevatori sardi e
rafforzare i servizi sul territorio in ambito sanitario e
veterinario”. “Dal numero di aziende e imprenditori agricoli
che si rivolge a noi, riteniamo – conclude – di avere diritto a
sedere ai tavoli tecnici dai quali possono emergere strategie e
risorse dalla nostra esperienza ultracinquantennale e dagli
interessi diretti su una questione regionale”. L’Aic – ricorda
in una nota – che è presente in Sardegna con 4 Caa, 10 sedi
territoriali e 15 sportelli Caf. Rappresenta a livello nazionale
oltre 35.000 imprese agricole e 500.000 persone iscritte e
tesserate.
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