Sicilia

Agrigento, Legambiente sul “caso” Villa del Sole: “Indignazione comprensibile ma quanto accaduto è necessario per riottenere uno spazio pubblico di qualità”

Gucciardo: “Manifestare con un obiettivo indefinito non è utile ad ottenere risultati”

In merito al “caso” Villa del Sole” e alle polemiche suscitate dai lavori avviati dal Comune che hanno comportato l’abbattimento di parte del verde, è intervenuto il presidente del Circolo Rabat di Legambiente, Daniele Gucciardo.“Non abbiamo partecipato al sit-in di domenica scorsa – scrive Gucciardo sulla pagina Facebook Legambiente Agrigento Circolo Rabat – per protestare contro il taglio degli alberi alla Villa del Sole ed è giusto che sappiate il perché. In questi giorni abbiamo parlato con chi ha organizzato il sit in e abbiamo cercato di contribuire condividendo con loro le informazioni di cui eravamo entrati in possesso e raccontando le nostre impressioni dopo aver osservato i luoghi. Nella chat Whatsapp delle associazioni siamo stati accusati di voler far naufragare l’iniziativa (sit in), di voler mediare il comportamento di questa pessima amministrazione (comunale), e di aver avuto le informazioni da qualche mano amica; ci è stato detto che stavamo difendendo l’indifendibile e, chi diceva queste cose, a suo dire, non voleva fare polemica ma adombrava sospetti su di noi, solo perché abbiamo avuto lo scrupolo di capire le ragioni di un fatto che anche a noi, inizialmente, sembrava assurdo”.

“Durante la manifestazione – continua Gucciardo – un ingegnere ha preso la parola ma non sapeva nulla del progetto e del suo iter approvativo: non sapeva che c’è stata una variante urbanistica approvata dal consiglio comunale nel luglio del 2022 che rende possibile la realizzazione del nuovo asilo dentro la villa del sole, ciò nonostante era lì che protestava! Quanti erano nelle sue stesse condizioni? Quanti si sono fatti prendere dal panico derivante dallo choc di vedere gli alberi della villa tagliati e non sono più riusciti ad andare oltre per discernere i fatti negativi da quelli potenzialmente positivi? Improvvisamente la “città” si è accorta che esisteva la Villa del Sole, “esisteva” appunto, perché era chiusa da alcuni anni. Noi nel dicembre del 2013, a pochi mesi dalla strage del 3 ottobre proponemmo alla giunta del sindaco Zambuto di ripristinare il labirinto (quello che in origine era fatto con le siepi di conifere) con una nuova piantumazione di siepi di mirto, intitolandolo alla memoria dei migranti annegati a pochi metri da Lampedusa. Già allora la villa era in uno stato pietoso, tanto che alcuni pensionati, di quelli che osservano i cantieri, ci dissero : – E bravi! Con questo labirinto invogliate i bambini a venire in un luogo pieno di pericoli. Questa è stata la gratitudine espressa da questi cittadini nei 5 giorni passati a piantare siepi di mirto. Il labirinto poi fu abbandonato a se stesso perché i giardinieri comunali erano anziani e non potevano più fare lavori manuali. Gli alberi della villa del sole sono stati tagliati in questi giorni, ma sono stati condannati a morte già da molti anni, più di 10. Piante che dovevano restare siepi sono diventate alberi perché non sono state più potate, pini che dovevano essere raddrizzati durante la loro crescita sono stati lasciati a sbilanciarsi sui viali della villa o su via Europa”.

“Questo sfacelo – aggiunge Gucciardo – le amministrazioni comunali se lo sono tramandato senza crisi di coscienza, perché dagli anni 70 del novecento agli anni 20 del duemila il capitolo di bilancio comunale per la gestione del verde pubblico si sarà ridotto ad un decimo. Adesso l’amministrazione Micciché con colpevole difetto di comunicazione non spiega le ragioni di una scelta politica, la realizzazione del nuovo asilo e polo dell’infanzia all’interno della Villa, che, casualmente, si sposano con quelle di riqualificare una villa non più fruibile. A “devastazione” avvenuta si accorgono anche loro che il danno di immagine è troppo anche per una città indolente come Agrigento, allora chiedono aiuto ad un agronomo paesaggista di grande valore che pur essendo consulente dell’Ufficio Tecnico Comunale non era stato messo al corrente della operazione sul “fu” patrimonio arboreo della Villa del Sole. Noi abbiamo chiesto a Peppe Lo Pilato, questo è il suo nome, di spiegarci cosa sta avvenendo alla villa del sole e lui ci ha spiegato la faccenda così come l’ho riportata sopra che si può riassumere in questo modo: il patrimonio arboreo della Villa del Sole è solo un ricordo. Cosa fare allora? Fermo restando che il progetto edilizio dell’asilo, come affermato dall’ingegner Avenia, in Consiglio Comunale, gode di tutte le autorizzazioni e di un consistente finanziamento, per il primo lotto, che prevede anche il ripristino di del patrimonio arboreo della villa, occorre pretendere che questa sia l’occasione per riqualificare la villa e non solo per realizzare un immobile o per spendere dei soldi che altrimenti andavano persi. La riqualificazione della villa, non potrà essere completata se non verrà finanziato anche il secondo lotto che riguarda la parte orientale della villa, per la quale è prevista la demolizione di tutti i manufatti edilizi e l’ampliamento delle superfici naturaliformi e non impermeabili, che comporta una sensibile riduzione delle pavimentazioni. Per quanto sia comprensibile l’indignazione dei cittadini alla vista della tabula rasa dovuta all’impianto del cantiere – conclude Gucciardo – bisogna comprendere che ciò è necessario per riottenere uno spazio pubblico di qualità e che manifestare con un obiettivo indefinito non è utile ad ottenere questo risultato”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA




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