Aggressioni ai sanitari, in Puglia più 180% di casi in un anno
In Puglia gli episodi di violenza ai danni di medici, infermieri e operatori socio-sanitari sono aumentati del 180% in un anno, passando dai 116 casi registrati nel 2023 ai 325 dello scorso anno. I dati, raccolti nelle aziende sanitarie e ospedaliere, sono stati diffusi dalla Regione Puglia in occasione della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e sociosanitari. Le forme di aggressione più frequenti sono quelle verbali: 224 episodi (80 nel 2023); fisiche: 101 episodi (60 del 2023) a cui vanno sommati i 42 episodi di danneggiamento, rispetto ai 12 del 2023. In tre casi su quattro gli autori delle aggressioni sono i pazienti stessi. I luoghi più a rischio risultano essere i pronto soccorso, i servizi psichiatrici di diagnosi e cura, e i reparti ospedalieri. I professionisti più colpiti sono gli infermieri, seguiti dai medici e operatori socio-sanitari.
I dati, precisa la Regione, “sono ancora in corso di consolidamento e di progressivo perfezionamento nel sistema di monitoraggio, necessario per far confluire i dati nell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio sanitarie”. “La tutela di pazienti, medici, infermieri e operatori sanitari – commenta il governatore, Michele Emiliano – deve essere una condizione che va garantita e assicurata sempre. L’accordo con le Prefetture mira ad aumentare la sorveglianza e il pronto intervento delle forze dell’ordine e agisce sul fronte della protezione e della repressione”. Emiliano ricorda che “stiamo lavorando anche sulla formazione degli operatori sanitari per migliorare la loro comunicazione con pazienti e familiari per prevenire sul nascere ogni forma di aggressività. E infine vogliamo sensibilizzare l’intera popolazione sul tema ed è questo il fine della campagna di comunicazione che lanciamo oggi in tutti gli ospedali pugliesi”.