Piemonte

Aggressione omofoba in centro a Torino: “Picchiati da una baby gang solo per disprezzo”

Gli occhi pesti, i lividi sul volto e un lungo post condiviso su Instagram per raccontare l’aggressione a sfondo omofobo subita da due giovani, venerdì scorso, in pieno centro città. «Venerdì notte siamo stati attaccati da un branco di sconosciuti in centro a Torino senza nessuna motivazione se non quella che hanno le cosiddette baby gang: cercare di riempire una vita vuota e misera, formare un branco per darsi un’identità». Inizia così il racconto che un ragazzo, Mattia Gualdi, ha affidato ai social. Un’aggressione avvenuta “senza nessuna motivazione – scrive nella sua denuncia – se non quella che hanno le cosiddette baby-gang: cercare di riempire una vita vuota e misera, formare un branco per darsi un’identità dal momento che le famiglie non trasmettono la minima empatia ed educazione, sentirsi forti tramite la violenza di gruppo perché il governo attuale trasmette solo messaggi di odio, discriminazione e disprezzo verso la vita umana”.

La violenza, quindi, sembrerebbe essere dettata dall’omofobia: “Anche le minoranze sono vite umane, non solo i feti mai nati che a quanto pare valgono più di cittadini che combattono tutti i giorni per affermarsi in uno stato marcio”.

«Io e Dani stiamo bene – si legge nella descrizione delle immagini – i lividi se ne andranno e le cicatrici ci ricorderanno per cosa stiamo lottando: abbiamo condiviso la nostra faccia e la nostra storia perché vogliamo che se ne parli. Forse a un certo punto lo Stato italiano sarà in grado di organizzarsi per fermare delle bande di sedicenni impazziti.. nel frattempo proteggetevi e fate attenzione, noi siamo più che felici di tornare a casa e a malincuore non tornare più per un po’».


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