Marche

Aggredisce l’amico con un coltello, 21enne condannato a cinque anni ad Amandola


AMANDOLA Danilo Rotini, il ventunenne accusato del tentato omicidio del coetaneo Rotislav Vadim Ricci, avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 luglio 2024 è stato condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione. Il gup di Ascoli Barbara Caponetti ha emesso la sentenza ieri dopo due ore di camera di consiglio. Una pena minore rispetto ai 6 anni e 10 mesi che erano stati richiesti dal pm Cinzia Piccioni al termine della sua requisitoria.

Il giudice ha escluso l’aggravante dei futili motivi — accogliendo di fatto le tesi della difesa che l’aveva contestata sostenendo che non era emerso nessun riscontro che il fatto fosse stato animato dai futili motivi — e ha pertanto riconosciuto a Rotini le attenuanti generiche.

Oltre alla pena detentiva, l’imputato è stato condannato al pagamento immediato di una provvisionale di seimila euro in favore della parte civile, con l’ulteriore risarcimento da definirsi in sede civile. Disposta anche l’interdizione dai pubblici uffici. Emiliano Carnevali, legale della parte civile: «Si è trattato di un episodio estremamente violento e maturato in un clima di prevaricazione costante – ha commentato l’avvocato della parte lesa -. A nostro avviso le attenuanti non dovevano essere concesse e per questo, solleciteremo un appello da parte della procura».

Di segno opposto la reazione della difesa, rappresentata dagli avvocati Olindo Dionisi e Massimo Comini: «Abbiamo sempre sostenuto l’insussistenza dei futili motivi – dicono i due difensori di Rotini -. Siamo soddisfatti che il giudice abbia accolto la nostra linea difensiva riconoscendo anche le attenuanti». Il processo si è svolto con rito abbreviato, condizionato a una perizia psichiatrica, che aveva confermato la piena capacità di intendere e di volere dell’imputato al momento dei fatti. La psichiatra nominata dal giudice ha anche escluso l’esistenza di una pericolosità sociale attuale in capo all’imputato, ritenendolo idoneo ad affrontare il processo. Secondo la ricostruzione dell’accusa, Rotini si sarebbe presentato a casa della vittima e, dopo un alterco, lo avrebbe aggredito con un coltello da cucina, colpendolo più volte al torace, alla schiena e al collo. Solo l’immediato intervento dei sanitari del 118 aveva evitato il peggio.




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