Agamennone sbarca in porto: doppia serata per la tragedia greca
PORTO SAN GIORGIO – L’Agamennone di Eschilo sbarca al porto peschereccio. La tragedia fa parte della trilogia dell’Orestea, con cui il drammaturgo greco vinse le Grandi Dionisie. A portare in scena Agamennone sarà la compagnia Geografie Teatrali guidata dal regista Gabriele Claretti. Insolito l’orario scelto per il doppio appuntamento in programma il 15 ed il 16 agosto nell’area antistante il mercato ittico. Il sipario, si fa per dire perché la location scelta pure per Ifigenia è a tutti gli effetti uno spazio aperto circondato da edifici e barche, si alzerà alle 18.30, orario che prelude al tramonto e ad una atmosfera sicuramente adatta all’opera, secondo capitolo della trilogia di Eschilo.
Agamennone di Eschilo sbarca al porto peschereccio. La tragedia fa parte della trilogia dell’Orestea, con cui il drammaturgo greco vinse le Grandi Dionisie. A portare in scena Agamennone sarà la compagnia Geografie Teatrali guidata dal regista Gabriele Claretti. Insolito l’orario scelto per il doppio appuntamento in programma il 15 ed il 16 agosto nell’area antistante il mercato ittico. Il sipario, si fa per dire perché la location scelta pure per Ifigenia è a tutti gli effetti uno spazio aperto circondato da edifici e barche, si alzerà alle 18.30, orario che prelude al tramonto e ad una atmosfera sicuramente adatta all’opera, secondo capitolo della trilogia di Eschilo.
«Filo conduttore è polemos, ovvero l’incontro-scontro, la dialettica tra scena a platea, attori e pubblico» spiega il regista Claretti in conferenza stampa, ospite del Cozzaro Nero. Come per Ifigenia, altro dramma replicato anche nel 2024 al posto peschereccio dalla stessa compagnia, l’interazione tra passato e contemporaneo è forte, soprattutto nella scelta degli oggetti di scena e nei costumi al punto che se per il primo capitolo gli attori si erano calati negli anni 30 e 40, questa volta lo sfondo è il decennio a cavallo degli anni 50 e 60. Sempre mantenendo l’attualità del mito, il suo essere contemporaneo come i temi trattati dal drammaturgo. A partire da quello della guerra che compare in tutta la trilogia. E già si guarda al terzo capitolo che potrebbe avere come sfondo gli anni di piombo. I posti sono limitati, pertanto occorre prenotarsi. Lo spettacolo entra di diritto anche all’interno del Festival del Mare organizzato dal Comune di Porto San Giorgio. «Si tratta di un prodotto di alta qualità –afferma l’assessore alla cultura, Carlotta Lanciotti- che ci sprona ad andare avanti su questa strada. E’ un segno importante per la cultura il fatto che un’opera millenaria ancora possa riscontrare un grande successo di pubblico».
Sa. Ren.
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