Affitto sostenibile, tutto esaurito: oltre 200 domande per 60 appartamenti – Bolzano
BOLZANO. «Sono cambiati i requisiti – rispetto a quelli che erano stati previsti in passato per il ceto medio – e oggi gli alloggi a canone sostenibile sono molto richiesti. Su Bolzano ne abbiamo messi a bando 60 e sono praticamente già tutti assegnati». Così la presidente dell’Ipes Francesca Tosolini che in Municipio, con il sindaco Claudio Corrarati e l’assessore Tritan Myftiu, ha firmato l’estensione del protocollo d’intesa tra Comune e Ipes alle attuali e future graduatorie, elaborate dall’Istituto, per i richiedenti alloggio che abbiano i requisiti per l’applicazione del canone sostenibile. Che significa in sostanza un affitto più alto del canone sociale, ma più basso rispetto ai prezzi stellari del mercato privato.
Gli alloggi del Comune
L’idea del Comune che dispone di un patrimonio di 700 alloggi sociali – di cui 90 vuoti in attesa di essere ristrutturati – è quella di destinarne una ventina alla graduatoria riservata al canone sostenibile. È in corso una valutazione degli appartamenti che potrebbero essere utilizzati per questo scopo, ovvero venire incontro alle esigenze di quella fetta sempre più consistente di popolazione che è troppo ricca per vedersi assegnato un alloggio popolare e troppo povera per andare sul mercato privato.
A Bolzano alloggi a ruba
La nuova formula introdotta dalla Provincia funziona: la conferma è data dall’alto numero di richieste arrivate all’Ipes. «Il modello dell’affitto a canone sostenibile – spiega la presidente Tosolini – è stato introdotto con la delibera del primo ottobre dello scorso anno. Per Bolzano sono stati previsti 60 alloggi; 30 per Merano, 15 per i comuni con più di 10 mila abitanti; 5 per i comuni fino a 10 mila. Per il capoluogo sono state presentate 203 domande, di cui 135 valide; 33 hanno ottenuto un punteggio pari o superiore a 25. Ad oggi sono stati assegnati 58 alloggi. Con l’aggiunta di due candidati con cui siamo attualmente in contatto si prevede di esaurire la quota di 60 appartamenti. In 22 hanno rifiutato l’assegnazione».
20 alloggi al ceto medio
Bene gli appartamenti sociali per le fasce più deboli della popolazione, ma oggi a Bolzano c’è anche il ceto medio ad essere in difficoltà sul fronte della casa. Per questo la giunta del sindaco Corrarati ha deciso che una piccola quota – 20 alloggi per l’esattezza – dell’intero patrimonio possa essere messa a disposizione della graduatoria per il canone sostenibile. Altri 20 dei 90 non assegnati perché da ristrutturare, si vorrebbero mettere a bando, per essere dati in concessione per un certo numero di anni alle cooperative, rimessi a nuovo e affittati a canone sostenibile. Obiettivo duplice: venire incontro alle esigenze del ceto medio e accelerare sui tempi dei lavori. Dal momento che l’amministrazione comunale non riesce a ristrutturarne più di una ventina all’anno. A.M.