«Affidopoli, trovate diverse irregolarità. Via gli assessori già nella giunta Ricci»
PESARO – «Rimuovere le deleghe di tutti gli assessori che facevano parte della giunta Ricci dal 2019 al 2024». È questa la richiesta che i consiglieri comunali del centrodestra pesarese inoltrano al sindaco Andrea Biancani. In un anticipo degli argomenti che saranno sviluppati nella seduta dell’assise cittadina di oggi pomeriggio, l’opposizione, con Marco Lanzi e Giulia Marchionni (Pesaro Svolta), Mauro Marinucci, Giovanni Dallasta e Antonio Bartolomei (Forza Italia), Serena Boresta, Daniele Malandrino, Michele Redaelli, Cristina Canciani e Giovanni Corsini (Fratelli d’Italia) e Dario Andreolli (Lega), ritiene necessario un segnale di discontinuità rispetto alla precedente amministrazione, sulla quale gravano le anomalie degli affidamenti delle sponsorizzazioni.
La censura
«Sono emerse diverse irregolarità – hanno spiegato Lanzi, Boresta e Marchionni -, tra le quali errori, mancate spiegazioni, saldi senza lavori effettuati e mancanza di controllo per un totale di circa 600.000 euro destinati alle associazioni Opera Maestra e Stella Polare, associazioni non iscritte al Registro unico del terzo settore che perciò hanno potuto godere dell’esenzione da obblighi di rendicontazione e trasparenza, generando una situazione poco chiara». Inoltre, è stata ulteriormente denunciata la difficoltà di reperire documenti e di ricevere risposte. «Nonostante gli ostacoli – ha detto Lanzi – il lavoro della commissione di garanzia e controllo è andato avanti ed è giusto che sia oggetto di discussione in Consiglio comunale perché le informazioni raccolte devono essere messe a conoscenza della cittadinanza».
La consigliera Marchionni punta il dito contro le procedure di assunzione fiduciaria ex articolo 90, «che permettono al sindaco di assumere persone di fiducia – ha spiegato – ma del cui operato deve essere responsabile». «Quello che chiediamo – ha aggiunto Andreolli – è che si assumano la responsabilità politica all’interno di quell’ambito di trasparenza che dovrebbe documentarsi attraverso la spesa corrente del Comune e che, invece, ha seguito altre strade senza che alcuno ci spiegasse come questo avvenisse». «Presentiamo, tra le altre, una mozione propositiva – ha affermato Boresta – per evitare che in futuro emergano nuovamente episodi di questo genere e che ci siano sempre controlli e indagini di mercato per una valutazione dei soggetti che abbiano i requisiti più adatti alle prestazioni richieste e non si debbano più vedere delibere sommarie soprattutto in merito al loro oggetto». Infine, sono state sottolineate le criticità relative all’operato dell’ex sindaco Matteo Ricci che non ha voluto fornire spiegazioni in Commissione sulle attività svolte dai suoi diretti collaboratori contribuendo «ad un clima di sfiducia e opacità».