Basilicata

Affidopoli, la Finanza arriva anche in Acquedotto Lucano

Affidopoli: anche in Acquedotto Lucano proseguono le acquisizioni di atti degli investigatori della Finanza sulle commesse alle associazioni fantasma smascherate dal Quotidiano


POTENZA – Dopo la Regione e l’Agenzia regionale per l’ambiente anche Acquedotto lucano.
Proseguono le acquisizioni documentali degli investigatori del nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Potenza sulle commesse affidate alle associazioni fantasma smascherate dal Quotidiano.
L’ultima in ordine di tempo riguarda la commessa da 60mila euro per la comunicazione di crisi affidata all’associazione “Mediamente” dalla società di proprietà di Regione e 119 comuni lucani su 131 che gestisce il servizio pubblico integrato.

Niente di più probabile, quindi, che il cerchio si chiuda col Parco nazionale dell’appennino lucano che ha affidato a sua volta una commessa per l’organizzazione di una tre giorni di eventi all’associazione di base in un ufficio condiviso a Torino. Poi spetterà ai pm della Procura di Potenza guidati dal procuratore reggente Maurizio Cardea tirare le somme e valutare se sono configurabili reati e a carico di chi.

6 COMMESSE PUBBLICHE PER UN TOTALE DI 480MILA EURO

In totale le commesse pubbliche che le 2 associazioni sono riuscite ad accaparrarsi in 10 mesi di attività sono 6 per circa 480mila euro. Tutte in Basilicata. Da parte di Acquedotto lucano, Regione, Arpab, e Parco dell’Appennino.

Per una di queste commesse a “Mediamente”, già versati dall’Arpab 140mila euro – di provenienza Eni e destinati ai monitoraggi ambientali – su un conto estero. E nemmeno in una banca digitale qualsiasi, ma su una piattaforma finanziaria di movimentazione globale di denaro, più spesso utilizzata dagli immigrati per spedire a casa le loro rimesse, e già bacchettata per carenze nei controlli anti-riciclaggio.
Alla stessa “Mediamente” sarebbero stati liquidati anche gli anticipi per le commesse, da 120mila euro complessivi, di Parco nazionale dell’Appennino e Acquedotto lucano.

Alla gemella “Cooperare” di base in un ufficio condiviso di Firenze, invece, liquidato il totale di quanto dovuto, 14.700 euro, per l’organizzazione di un evento al Teatro Stabile di Potenza il 12 giugno per conto del dipartimento Ambiente della Regione Basilicata. Anche qui su un conto estero, stessa piattaforma finanziaria di trasferimento di denaro e persino stesso numero Iban. L’ennesima riprova, la più evidente, dell’esistenza di un unico centro d’interesse dietro le due associazioni paravento rappresentato dai loro referenti locali. Gli stessi che peraltro avrebbero materialmente curato l’organizzazione dell’evento allo Stabile e una tre giorni d’incontri al lago Sirino per conto del Parco nazionale dell’Appennino.

Anche sull’identità di questi referenti potrebbero far luce gli investigatori delle Fiamme gialle.
Ufficialmente, infatti, nessuno è disposto a farli, finora. Anche se a livello confidenziale si parla di imprenditori amici e amici degli amici dei vertici della stazione appaltante, che per qualche motivo misterioso avrebbero preferito restare nell’ombra.


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