Marche

Affidopoli, avviso di garanzia a Matteo Ricci: «Sono sereno ma molto amareggiato»

REGIONALI – Il candidato governatore del centrosinistra oggi ha saputo di essere indagato: «Sono convinto che smonteremo subito queste accuse, siamo completamente estranei ai fatti. Sono arrabbiato perché mi viene notificato il giorno dopo che sono state convocate le elezioni»

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Matteo Ricci nel video in cui mostra l’avviso di garanzia arrivatogli stamattina

Inchiesta Affidopoli a Pesaro, avviso di garanzia al candidato governatore del centro sinistra Matteo Ricci. È lui stesso ad avere annunciato di aver ricevuto comunicazione di essere indagato «Sono sereno ma molto amareggiato e molto arrabbiato».

Ricci, europarlamentare, è indagato per fatti che sarebbero avvenuti quando era sindaco di Pesaro. Nel video parla per circa tre minuti, spiega la vicenda, si dice sereno e che preferisce metterci la faccia e di voler presto incontrare i pm.

«Sorprendentemente questa mattina ho ricevuto un avviso di garanzia – dice il candidato governatore del centrosinistra -. Un avviso di garanzia mi è stato recapitato sulla vicenda annosa degli affidi dei murales, delle feste, del casco di Valentino Rossi che ormai è sulla stampa da un anno.

Sono sorpreso perché io in vita mia in 15 anni di amministrazione non mi sono mai occupato di affidamenti pubblici, di lavori. Mi sono sempre fidato ciecamente dei miei dirigenti, dei miei collaboratori. Come ho fatto in questo caso. Stiamo parlando di lavori tutti realizzati, di feste che hanno avuto successo e quindi mai avevo avuto alcun tipo di segnalazione diversa o strana rispetto all’esecuzione dei lavori.

L’ho ripetuto per mesi, ovviamente lo ripeterò anche al procuratore che spero di vedere il prima possibile, e fra l’altro l’accusa è abbastanza curiosa perché mi si dice che io non avrei ottenuto nessuna utilità patrimoniale, ovviamente, ma che avrei ottenuto una utilità in termini di consenso politico, cioè questi murales, queste feste avrebbero aumentato il mio consenso politico. Non conoscevo queste associazioni, non ci ho avuto mai a che fare direttamente. Quindi sono ovviamente sereno nel merito, ne ho parlato con il mio avvocato, rispetto a quello che mi si accusa, sono molto sereno nel merito però sono anche molto amareggiato e molto arrabbiato.

Io comunque, come sempre, sono fiducioso nel lavoro della magistratura e sono convinto che smonteremo subito queste accuse perché appunto siamo completamente estranei nei fatti, anzi, quando un sindaco governa ha tantissimi collaboratori, se eventualmente un collaboratore sbaglia il sindaco è parte lesa perché viene tradita la fiducia che a questo collaboratore ha dato. Quindi davvero c’è tanta amarezza, tanta rabbia, però anche tanta serenità perché nel merito sono completamente estraneo fatti, non me ne sono mai occupato e sono convinto di chiarirlo presto anche con il procuratore che sta facendo l’indagine».

Elena Leonardi

E dal centrodestra arriva la reazione immediata della senatrice di Fratelli d’Italia Elena Leonardi, coordinatore regionale FdI delle Marche: «Il candidato della sinistra alla presidenza della Regione Marche, Matteo Ricci, è stato ufficialmente indagato nell’ambito dell’indagine giudiziaria che riguarda gli affidamenti diretti a due associazioni culturali pesaresi durante la propria amministrazione. A Ricci non è bastato fuggire in questi mesi dalle ripetute domande sul suo coinvolgimento in “Affidopoli” che gli sono state rivolte, anche da Fratelli d’Italia e dalla Commissione di controllo appositamente istituita in Comune che lo aveva convocato ripetutamente senza ricevere risposta. Siamo e restiamo garantisti ma di certo, sotto il profilo politico, una domanda viene spontanea: adesso che farà Giuseppe Conte e il M5S? Continueranno a sostenere l’indagato Ricci?».

Ma altrettanto tempestiva arriva la dichiarazione dell’ex premier Giuseppe Conte che, come riportato dall’Ansa, rimarca: «Prendiamo atto dell’avviso di garanzia ricevuto da Matteo Ricci e delle sue dichiarazioni appena rilasciate. Come Movimento 5 Stelle rispettiamo il lavoro autonomo e indipendente della magistratura e non sottovalutiamo le ipotesi accusatorie contenute nell’avviso di garanzia, ma ci riserviamo di valutare approfonditamente le contestazioni mosse a Ricci, al fine di comprendere se gli venga mossa una semplice contestazione per spese del Comune non corrette o se vi siano gli elementi di una condotta disonesta, che ha portato a indebiti vantaggi personali, condotta questa che sarebbe incompatibile con i nostri principi e i nostri valori. Auguriamo all’interessato di chiarire al più presto con l’autorità giudiziaria questa vicenda – conclude – così da diradare tutti gli eventuali dubbi e poter svolgere in piena serenità la prossima campagna elettorale».


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