Affidopoli a Pesaro, la legale dell’ex fedelissimo di Ricci si dimette: “Ha parlato troppo”

Non è piaciuta a Paola Righetti l’intervista del suo assistito, Massimiliano Santini, a La Verità. L’avvocata di Pesaro, che fino ad ora aveva rappresentato l’ex fedelissimo di Matteo Ricci nell’inchiesta “Affidopoli“, ha rimesso il suo mandato. La legale ha preso la decisione a causa delle dichiarazioni rilasciate al quotidiano da Santini, principale indagato nell’inchiesta che coinvolge anche il candidato dem alla guida della Regione Marche. Non si poteva più proseguire insieme a causa dell’incompatibilità sulla strategia difensiva: per Righetti in questa fase era meglio tacere e aspettare la chiusura delle indagini. Ma Santini non ha ascoltato il consiglio della legale e così si è consumata la rottura. Secondo la procura, Santini, scelto dall’ex sindaco come collaboratore per gestire social ed eventi, avrebbe ricevuto dalle associazioni a cui garantiva l’affidamento circa 100mila euro.
A dare conto della vicenda è Il Corriere. Nell’intervista, Santini ha smontato alcune ricostruzioni di Ricci, sottolineando come l’ex sindaco “mettesse pressione” nell’esecuzione dei lavori e che, nonostante le smentite, conoscesse bene Stefano Esposto, titolare di una delle associazioni culturali al centro dell’inchiesta. Ammettendo di essere “annebbiato” e di essere sotto psicofarmaci a causa dell’ansia, Santini ha raccontato la sua verità, contravvenendo alle indicazioni di Righetti. “Io faccio le mie valutazioni da tecnico con 40 anni di esperienza – dice l’avvocata, riportata dal Corriere – e tacere era la miglior strategia di difesa. Ne ero persuasa e lo sono ancora. Santini ha valutato diversamente. Quali siano state le sue motivazioni mi sfugge ma nemmeno mi riguarda: quando si lavora a una strategia difensiva, le motivazioni non contano, conta la sostanza. Era opportuno tacere. Lui valuta diversamente. Quindi rimetto il mandato. Dopo una discussione con Santini, ho formalizzato la mia decisione”.
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