Umbria

Aeroporto di Perugia, esternalizzazione del servizio di sicurezza: niente stop della gara


di D.B.

Niente stop alla gara, come chiesto dai sindacati, bensì un monitoraggio della situazione e l’intenzione, quando ci sarà la nuova governance, di far passare «gli orientamenti e l’indirizzo» della Regione. Lunedì a Palazzo Donini l’assessore ai Trasporti, Francesco De Rebotti, ha ricevuto i sindacati a proposito della decisione di esternalizzare il servizio di sicurezza all’aeroporto di Perugia; una scelta, formalizzata dall’attuale cda con una gara che scadrà mercoledì, duramente criticata dai rappresentanti dei lavoratori che temono peggiori condizioni per gli addetti, in primis economiche.

Alternative Una scelta – quella di privatizzare il servizio – che i sindacati a margine dell’incontro con la Regione hanno definito «inaccettabile». Per la Uiltrasporti occorre «cercare soluzioni alternative che scongiurino rischi di dumping contrattuale e salariale, soprattutto in considerazione del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per il trasporto aereo, attualmente in fase di trattativa, che include specifiche clausole restrittive relative».

Niente stop Palazzo Donini però pur «stigmatizzando la scelta» non ferma la gara, spiegando che la giunta «monitorerà la situazione nell’immediato fermo restando che con la nuova governance di Sase si avvierà un confronto, attraverso Sviluppumbria, finalizzato al puntuale trasferimento dell’orientamento e degli indirizzi dell’attuale giunta». Ai lavoratori va «solidarietà e vicinanza». Palazzo Donini poi, che partecipa in Sase indirettamente attraverso Sviluppumbria, ricorda che la decisione della gara è stata presa da un cda che lavora «nella piena legittimità» e che scadrà fra qualche mese con l’approvazione del bilancio 2024.

I contratti «Questa situazione – dicono la presidente Stefania Proietti che ha la delega ai rapporti con la Sase e De Rebotti – si innesta in una condizione pregressa determinata da scelte compiute dal cda da tempo e non condivise con il nuovo governo regionale. Come le scelte di affidarsi a compagnie aeree che hanno messo in difficoltà la Sase con l’interruzione – decisa unilateralmente – di tratte come Orio al Serio e di recente anche Comiso, per effetto di un contratto tra Sase e la compagnia aerea non garantista per l’aeroporto umbro e che produrrà effetti economici negativi sul bilancio della Sase».

La visita Martedì intanto al San Francesco in occasione di una visita di Carlo Borgomeo, presidente di Assaeroporti (l’associazione di Confindustria che riunisce i gestori degli scali) è stato fatto il punto su un 2024 definito «da record», con 534mila passeggeri e una crescita significativa rispetto all’anno precedente. In particolare, i mesi di novembre e dicembre hanno segnato un’inversione di tendenza per il periodo invernale, consolidando la fiducia del direttore generale di Sase, Umberto Solimeno, sul futuro dello scalo. Per la stagione estiva sono previste 18 destinazioni, inclusa una nuova rotta per Pantelleria, oltre all’aumento delle frequenze su molte tratte.

Un momento della visita

Intermodalità Durante la visita di Borgomeo, sono stati evidenziati i successi dello scalo e la sua importanza strategica per la regione. Borgomeo ha sottolineato come i piccoli e medi aeroporti, come quello di Perugia, rappresentino una riserva di capacità cruciale per rispondere alla crescente domanda di trasporto aereo. Tuttavia, ha ribadito l’urgenza di investire nell’intermodalità per migliorare i collegamenti con altri bacini. Il direttore Solimeno ha ricordato che, nonostante alcune cancellazioni di voli per motivi di redditività, il futuro resta promettente.

Rotte «È normale – ha detto – che ci siano degli aggiustamenti da parte delle compagnie aeree, visto che chiediamo di fare determinate rotte ma poi è la compagnia che decide in base alla redditività di una rotta rispetto ad un’altra. Aeroitalia con una propria iniziativa ha provato a mettere Comiso e non ha funzionato, mentre continuano ad andare bene con Olbia e Lamezia». Per quanto riguarda Bergamo «è difficile pensare ora a un collegamento con la Lombardia, per un volo che, abbiamo visto, può funzionare solo da Linate e non su altri scali». «Stiamo comunque a vedere se si liberano degli slot con qualche compagnia» ha aggiunto. Come spiegato dal presidente della Camera di commercio Giorgio Mencaroni (ente che è fra i soci del San Francesco), sarebbero interessanti destinazioni come Madrid, vista anche l’importanza degli anniversari francescani e giubilari per il territorio.

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