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Aereo precipitato in Kazakistan, i dubbi sulle cause e le accuse alla contraerea russa. Cremlino: “Sbagliato fare ipotesi ora”

Si indaga sulle ragioni che hanno portato alla caduta dell’aereo dell’Azerbaijan Airlines, precipitato la mattina di Natale nel Kazakistan occidenale. A bordo c’erano 67 persone, di cui 29 sono sopravvissute allo schianto e potranno essere utili per la ricostruzione dell’accaduto. Le prime ipotesi, diffuse dai media russi, hanno parlato di bird strike (incidente causato da uno stormo di uccelli), ma la versione è stata poi ritrattata. Euronews e alcuni media russi, rilanciati dai siti ucraini, hanno invece riportato la possibilità che la caduta sia stata causata da un missile di difesa di Mosca. Il portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov, interpellato dalla stampa sulle possibili responsabilità della contraerea russa ha detto: “Sarebbe sbagliato fare ipotesi sulle cause finché le indagini non saranno concluse. Noi non lo faremo e nessun altro dovrebbe farlo”. Intanto, la scatola nera è stata recuperata e sarà analizzata.

LE IPOTESI – Stando ad alcune informazioni rivelate a Euronews da fonti vicine agli investigatori, “mentre l’aereo si avvicinava alla città russa di Grozny”, ovvero la destinazione iniziale, “i passeggeri sopravvissuti hanno sentito un’esplosione seguita da quelle che sembravano schegge che colpivano l’aereo e danneggiavano la fusoliera”. Inoltre, scrive ancora il portale del canale tv, AnewZ, giornale con sede in Azerbaijan, ha citato un blogger militare russo che sostiene come “i danni dell’aereo suggeriscano che l’aereo potrebbe essere stato colpito accidentalmente da un sistema missilistico di difesa aerea”. La città di Grozny, ricorda Euronews, è fortemente difesa perché ritenuta “potenziale obiettivo per i droni ucraini”.

L’ipotesi che l’aereo sia stato abbattuto da un missile terra-aria dalle forze di Mosca è sostenuta da media russi, scrive l’agenzia Ansa, e rilanciata anche dai media ucraini. Il potenziale utilizzo di sistemi di difesa aerea sarebbe in linea con diversi resoconti secondo i quali la Cecenia è stata attaccata da droni la mattina del 25 dicembre. Secondo il media indipendente russo Meduza, le immagini dell’aereo azero caduto mostrano tracce compatibili con quelle di un grande impatto da missile sulla sezione di coda del velivolo.

Come riportato dal Guardian, ad accusare direttamente i russi sono gli ucraini. Andriy Kovalenko, capo del Centro per la lotta alla disinformazione del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa ucraino, su X ha scritto: “Un aereo Embraer 190 è stato abbattuto da un sistema di difesa aerea russo”. Inoltre, scrive ancora il Guardian, il canale Telegram Fighterbomber (che si ipotizza sia gestito dal capitano dell’esercito russo Ilya Tumanov), ha rilanciato un video che mostra fori nel relitto dell’aereo e che “non possono essere stati provocati da uno stormo di uccelli”.

Il governo kazako, oltre al portavoce del Cremlino, ha denunciato come premature queste speculazioni. Le autorità ritengono al momento che “tutti gli scenari sono possibili” nel valutare quanto accaduto e che le verifiche sono in corso. L’Azerbaigian Airlines ha inizialmente affermato che l’aereo aveva colpito uno stormo di uccelli, ipotesi che poi è stata ritirata. Anche l’agenzia russa per l’aviazione civile (Rosaviatsia) aveva però parlato in un primo momento di una “collisione con uccelli”, citando informazioni “preliminari”. Il dipartimento regionale del ministero della Sanità kazako ha riferito invece, in un comunicato, dell’”esplosione di un palloncino” a bordo dell’aereo, senza ulteriori dettagli.

L’INCHIESTA – L’Azerbaigian oggi osserva una giornata di lutto nazionale per i 38 morti dell’Embraer 190 delle Azerbaijan Airlines, decollato da Baku e diretto a Grozny, capitale della repubblica russa caucasica della Cecenia. Ventinove persone sono miracolosamente sopravvissute – fra cui tre bambini, tutte ricoverate in ospedale – perché la parte posteriore del velivolo si è staccata dal resto della carlinga prima che quest’ultima prendesse fuoco. Ad Astana le autorità kazake hanno aperto un’inchiesta.

Il presidente della camera alta del parlamento kazako (Senato), Maulen Ashimbaiev, ha dichiarato che “non è possibile” per ora dire che cosa abbia causato il disastro. “Dei veri esperti se ne occupano e arriveranno alle loro conclusioni. Né il Kazakistan, né la Russia, néi l’Azerbaigian hanno interesse a nascondere informazioni”, ha detto il dirigente politico kazako citato dall’agenzia russa Tass. Nei video pubblicati dai media russi si vede l’aereo colpire il suolo ad Aktau – dove ha cercato di fare l’atterraggio di emergenza – e l’immediata esplosione di un gigantesco incendio. Altre immagini mostrano l’aereo a terra, parzialmente carbonizzato, con la parte anteriore completamente distrutta. Secondo il servizio Flightradar24, che traccia i movimenti degli aerei in tempo reale, l’aereo ha attraversato il Mar Caspio, deviando dalla sua rotta normale, prima di sorvolare la zona in cui si è schiantato.


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