“Adriano Celentano parlò della nostra storia senza confrontarsi con me. Eleonora Giorgi è stata lasciata sola, le hanno dato brutte risposte”: così Ornella Muti
Ornella Muti torna a parlare, tracciando un vero e proprio bilancio della sua esistenza. “La mia vita è stata meravigliosa. E piena di avventure. Di alti e bassi. Ho conosciuto persone incredibili. Ho visto luoghi speciali. Ho incontrato animali da tutte le parti…”, ha raccontato al Il Corriere della Sera. Nel corso dell’intervista, l’attrice ha toccato temi delicati e personali: il legame con i figli, i rapporti con la Russi e la “storia d’amore clandestina” vissuta con Adriano Celentano.
Non ha risparmiate le critiche a un sistema, quello italiano che, a suo dire, ignora le attrici una volta superato il picco della popolarità. Un destino che lei stessa sta vivendo sulla sua pelle, nonostante una carriera lunga e ricca di successi. “Io sono molto contenta di ciò che ho fatto e spero di fare ancora cose interessanti… Ma ruoli belli per donne grandi ce ne sono proprio pochi. Un po’ te li devi procurare, un po’ devi sperare”, ha detto. E aggiunge che non le basta “recitare tanto per farlo”, ma cerca “cose anche piccole” che le piacciano e dove possa “divertirsi”.
Il nodo, dice, è soprattutto culturale. “Se guardi il Netflix spagnolo ci sono delle serie pazzesche, con grandi idee. Qui è tutto melodrammatico”. Una situazione che richiama quella vissuta da Eleonora Giorgi, attrice simbolo di un’epoca oggi messa da parte: “È stata lasciata sola. E in certe occasioni le hanno dato anche delle brutte risposte. In Francia non è così. Una Catherine Deneuve è sempre Catherine Deneuve”.
Non solo il lavoro. Muti ha ripercorso anche vicende personali, come la “storia clandestina” con Adriano Celentano. Nel 2017 aveva raccontato a Il Messaggero: “L’unica infedeltà della mia vita è stata con Celentano”, ma che “non avrebbe dovuto raccontarlo, tantomeno senza avvertirmi”. Ora, al Il Corriere della Sera, ha detto: “Beh, io penso che se è successo, ne valeva la pena”. Poi ha aggiunto: “Ho pensato: ecco, vedi gli uomini? Dettano sempre legge. Noi poi eravamo stati molto attenti. Ma io dico, se vuoi uscire allo scoperto, visto che non hai fatto tutto da solo e c’ero anche io, ma ti vuoi confrontare con me? Chissà che gli ha detto il cervello”.
E ricorda con affetto Celentano: “Al di là della nostra storia, che è stata una piccola parte, Adriano era così divertente… Sul set non era mai come andare a lavorare. Si giocava. Era una risata costante. Per tutti, tecnici compresi. Lui faceva il pazzo. Come Verdone aveva le sue fobie”.
E sulla sua giovinezza, vissuta nella Roma degli Anni 70, racconta un passaggio delicato, ringraziando la figlia Naike: “L’ho avuta che ero una bambina (aveva 19 anni, ndr), volevo tenerla sempre attaccata a me. Magari lei andava in un’altra stanza e io subito: ‘Naike dove vai? Stiamo insieme’. È stata la mia sorellina, la mia guida. Mi ha salvata”.
Ora, però, il desiderio è uno: “Un amore che mi sostenga, che quando ho un momento buio mi ci possa rifugiare”. Perché, ammette, l’amore “l’ho pagato a caro prezzo”.
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