Scienza e tecnologia

Adobe sta preparando lo studio musicale del futuro, ovviamente con l’IA

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale per creare musica non è una novità, ma l’avvento dei nuovi modelli IA ha cambiato tutto, e Adobe vuole distinguersi in un mercato dove stanno per arrivare diversi strumenti in grado di aiutare i creatori a realizzare melodie originali (sapete quali sono le migliori app per usare l’intelligenza artificiale?).

Qualche giorno fa infatti a Brooklyn si è tenuto l’Hot Pod Summit, durante il quale l’azienda ha presentato Project Music GenAI Control, una piattaforma in grado di generare audio a partire da descrizioni di testo o una melodia di riferimento, proprio come Firefly o Midjourney possono creare immagini. 

Ma la particolarità di questo strumento, a differenza di prodotti simili come MusicLM di Google o AudioCraft di Meta, che si fermano qui, lasciando la parte di modifica ad altri eventuali programmi (o ripartendo da zero), Adobe propone una soluzione che si presenta come una sorta di Photoshop per la musica, permettendo la modifica nello stesso flusso di lavoro.

Project Music GenAI Control è al momento in una fase iniziale di sviluppo, quindi non è ancora disponibile per gli utenti, ma Adobe ha pubblicato un video in cui possiamo vedere come funziona. 

In pratica si inserisce un prompt di testo per creare una melodia, come “colonna sonora per un film“, oppure “musica jazz triste“, o “musica dance allegra“, e dopo aver ottenuto un risultato si possono regolare aspetti come il tempo, l’intensità, i modelli ripetuti e la struttura.

Oppure si può prendere una traccia ed estenderla a una lunghezza a scelta, remixandola o creando un loop infinito (utile per esempio per chi ha bisogno di una melodia da usare come sottofondo), tutto senza bisogno di tagliare per creare intro o parti finali. 

Adobe dichiara anche che lo strumento può regolare l’audio generato “in base a una melodia di riferimento“, il che ne amplia ulteriormente le potenzialità.

Purtroppo non c’è ancora un’interfaccia utente, e dal video si vede l’operatore agire solo da riga di comando, ma immaginiamo che una volta pronto, Project Music GenAI Control sarà molto semplice da usare. 

Lo strumento è in via di sviluppo in collaborazione con l’Università della California e la School of Computer Science della Carnegie Mellon University, ma c’è un aspetto interessante, ovvero i dati su cui è stato allenato il modello.

Questo tipo di prodotti sono spesso piuttosto opachi dal punto di vista del copyright, e solo ultimamente le aziende sviluppatrici stanno mostrando una maggiore sensibilità sull’argomento (anche per evitare cause). La preoccupazione è tanto più forte per la musica, dove le etichette sono piuttosto potenti e sono state rapide ad agire per vie legali. 

Adobe afferma di utilizzare contenuti di pubblico dominio per i suoi modelli IA, e questo vale anche per la demo pubblica di Project Music GenAI Control, quindi ci aspettiamo che valga anche per la versione finale dello strumento, ma non abbiamo avuto conferme.

Il capo della ricerca sull’IA audio e video di Adobe, Gautham Mysore, ha affermato durante l’Hot Pod Summit, che Adobe ha un atteggiamento molto responsabile a riguardo, e che sta lavorando su una tecnologia che consenta di aiutare a identificare l’audio prodotto da Project Music GenAI Control.

Al momento la legislazione sul copyright per i contenuti generati con l’IA non è chiarissima, ma certo aiutare a riconoscerli da quelli creati da umani è un argomento di forte interesse. Non solo per la musica. 

Come abbiamo anticipato, Project Music GenAI Control è ancora in fase iniziale di sviluppo e non sappiamo quando verrà lanciato. Se siete interessati, potete vederne le potenzialità nel video qui sotto, mentre su Adobe Labs trovate tutti gli strumenti IA che Adobe sta preparando (Comic Blast è veramente incredibile).


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