Umbria

“Adeguamento imposto a livello nazionale”. Aumentano le esenzioni


Aumenta la Tari, ma anche le esenzioni. La seconda commissione del Comune di Perugia ha approvato con 10 voti a favore e 6 contrari le tariffe della Tari per l’anno 2025. 

Tari 2025, gli aumenti

Il piano tariffario Tari per l’anno 2025, scrive il Comune, “deriva dal Piano Economico Finanziario (Pef) validato da Auri il 16 aprile 2024, in attuazione della normativa Arerache disciplina i piani biennali 2024–2025”.  “L’aumento delle tariffe non è una scelta locale – ha spiegato l’assessora al bilancio del Comune di Perugia,  Alessandra Sartore – ma un adeguamento imposto a livello nazionale e recepito da tutti i Comuni italiani. Nel caso di Perugia – continua l’assessora – le nuove tariffe erano già state approvate dalla precedente giunta Romizi con deliberazione consiliare 50 del 29 aprile 2024“.

L’incremento “è pari al 6,02% per le utenze non domestiche e al 6,47% per quelle domestiche, dovuto in larga parte al rinvio al 2025 dei costi eccedenti del 2024, come previsto dalle soglie Arera”. 

Il gettito complessivo previsto per il 2025, aggiunge, “ammonta a 54.983.273,72 euro, parzialmente compensato da voci extra come il recupero dell’evasione fiscale e altre entrate accessorie”. 

Tari 2025, il paradosso del bonus sociale

Un aumento della Tari per finanziare il bonus. Il Comune spiega che “con la deliberazione Arera 133 del 1° aprile 2025, è stata introdotta la componente perequativa UR3,a (6 euro per utenza) per finanziare il nuovo “bonus sociale rifiuti” rivolto agli utenti domestici in condizioni economiche disagiate”. La bolletta per i perugini, quindi, avrà una voce con sei euro di base di aumento.

Tari 2025, le esenzioni 

“Nonostante il quadro normativo nazionale e le decisioni ereditate – ha detto Sartore – la giunta della sindaca Vittoria Ferdinandi interviene con misure concrete di sostegno sociale”. E quindi, spiegano da Palazzo dei Priori, ci sarà “l’ampliamento della platea dei beneficiari delle esenzioni Tari legate all’Isee, con risorse dedicate” e la “conferma delle agevolazioni esistenti per utenze non domestiche che riciclano autonomamente, per famiglie che conferiscono ai centri di raccolta e per i cittadini in zone soggette a disagio ambientale”.

Detto in altre parole: “Vogliamo fare in modo che nessuna famiglia in difficoltà resti esclusa dal diritto a un’esenzione equa e giusta”. Per sostenere le esezioni, è stato spiegato in Commissione, ci sono due milioni di euro. Un sistema “di risorse miste – ha spiega Sartore – che fa sì che la copertura del servizio non gravi interamente sui cittadini: 35.000 euro da differenziazione utenze non domestiche, 76.000 euro da raccolta differenziata, 222.000 euro dal Miur per le scuole, 1 milione di euro da recupero dell’evasione, 73.000 euro da avanzi di bilancio scolastici e 433.000 euro dal bilancio comunale”. La domanda per le esenzioni va presentata entro il 30 giugno 2025.


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