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addio sconto per il Vicenza Calcio- Vipiù

VI University Card e Jacopo Maltauro (FI)
VI University Card e Jacopo Maltauro (FI)

Jacopo Maltauro, già consigliere delegato alle politiche giovanili delle Lega e ora in “carico” a Forza Italia, critica la scelta della Giunta Possamai di eliminare lo sconto del 50% sugli abbonamenti al Vicenza Calcio per i titolari della VI University Card: “Si cancella un servizio concreto per centinaia di studenti, in favore di una visione povera e disconnessa dalle esigenze dei giovani.”

Una card pensata per vivere Vicenza: ora perde pezzi
Per tre anni, la VI University Card ha rappresentato un punto di riferimento per gli studenti universitari che frequentano gli atenei vicentini. Sconti, agevolazioni e convenzioni culturali e sportive hanno accompagnato una generazione di giovani nel rapporto con la città. Tra queste, spiccava lo sconto del 50% sull’abbonamento allo stadio per seguire il Vicenza Calcio, ottenuto grazie a una convenzione attivata durante il precedente mandato amministrativo.

Oggi, quel beneficio è stato eliminato dall’attuale Amministrazione, suscitando reazioni critiche, tra cui quella di Jacopo Maltauro, consigliere comunale di Forza Italia ed ex delegato alle politiche giovanili.

Maltauro: “Un’occasione persa per coinvolgere i giovani”
“È un vero peccato vedere sparire un provvedimento che ha consentito a centinaia di studenti, vicentini e non, di affezionarsi alla nostra città e alla nostra squadra”, afferma Maltauro. “Avevamo costruito una rete concreta grazie alla collaborazione con la Fondazione Studi Universitari e con realtà come il Vicenza Calcio, allora diretto da Paolo Bedin. Ora tutto questo viene smantellato senza una valida alternativa.”

Secondo quanto spiegato dall’Assessore Leonardo Nicolai, lo stop sarebbe legato alla scelta di puntare sulla “Platinum Card”, una tessera incentrata esclusivamente sul circuito museale, ma priva di agevolazioni sportive, sociali o commerciali. Per Maltauro, questa spiegazione “profuma di alibi e nasconde un vuoto amministrativo preoccupante”.

Un bilancio critico sulle politiche giovanili attuali
Il consigliere azzurro denuncia una gestione debole e priva di visione per quanto riguarda il rapporto tra il Comune e le nuove generazioni. “Non solo non si aggiungono iniziative nuove e significative, ma si fatica anche a conservare ciò che di buono era stato costruito in passato”, aggiunge.

Il quadro, secondo Maltauro, è particolarmente grave alla luce di un’emorragia di giovani: “Ogni anno oltre 7.000 giovani veneti lasciano il nostro territorio regionale. In questo contesto, politiche basate su eventi e feste non bastano. Servono contenuti, orientamento, servizi reali. Serve un cambio di visione”.

Una sfida ancora aperta: trattenere i giovani a Vicenza
In un momento in cui il futuro della città passa anche dalla capacità di trattenere e valorizzare le energie giovani, la questione non è solo simbolica. Riguarda il tipo di comunità che Vicenza vuole essere: inclusiva, connessa e attenta al benessere dei propri studenti, oppure distante e poco lungimirante.


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