Abruzzo

Addio all’orsa Caterina, “fondatrice” dell’area faunistica di Palena


L’Abruzzo dice addio a un altro orso. Stavolta è l’ente parco nazionale della Maiella a dare il triste annuncio: l’orsa Caterina ci ha lasciato.

Viene ricordata simbolicamente come la “fondatrice” dell’area faunistica di Palena, che l’ha ospitata per più di 9 anni, dopo il sequestro che il Nucleo Cites Campania del Corpo Forestale aveva condotto nel 2015 perché la povera orsa, importata probabilmente dall’est Europa, era rinchiusa in un’angusta gabbia in una struttura turistica privata.

“Caterina era stata affidata al parco della Maiella – ricorda l’ente dedicando un post all’amica orsa  – e, dopo circa 24 anni di vita in gabbia, l’area faunistica di Palena le aveva offerto spazi e stimoli diversi, all’ombra della montagna e in compagnia, sebbene sempre a distanza, delle altre due orse, Iris e Caterina, che le davano compagnia e, a volte, anche qualche motivo di “dispetto” e blanda competizione. Caterina ha fatto conoscere la vita degli orsi a migliaia di bambini e ha mostrato la sua pacatezza e la sua riservatezza a innumerevoli gruppi di turisti e visitatori della Maiella. Le saremo sempre grati per averci aiutato ad avviare il nostro percorso didattico e di recupero di orsi in difficoltà a Palena e speriamo di esserci meritati la sua preziosa presenza con le cure, le attenzioni e gli spazi che le abbiamo, seppure in parte, restituito, dopo una vita difficile”.

La sua è stata una morte non inaspettata: qualche mese fa oi veterinari del parco le avevano diagnosticato un melanoma al labbro superiore. “Caterina comunque aveva 34 anni che per un orso, anche in cattività, sono tanti. Piano piano nelle ultime settimane si è fatta più debole, negli ultimi 4 giorni si è fatta alimentare, in decubito, sul suo letto di paglia. Da ieri – scrivono anora dall’ente parco – era entrata in stato comatoso e, stamattina, si è spenta senza particolari sofferenze. Un grazie particolare a tutti i cittadini di Palena, alle cooperative locali e a tutti i ragazzi, collaboratori e volontari del Parco che hanno conosciuto l’orsa Caterina e l’hanno saputa raccontare ed assumere a simbolo di una rinnovata amicizia tra uomini e orsi”.

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