Lazio

addio alle vecchie carrozze e ai motori dimenticati nei depositi

Tra i depositi di Magliana nuova, Magliana vecchia e Osteria del Curato, giacciono come fossili del passato decine di carrozze, motori arrugginiti e carrelli dimenticati.

Sono pezzi di storia dei trasporti romani, testimoni di corse affollate, pendolari frettolosi e viaggi estivi verso il mare. Ma il tempo passa, e per l’Atac è arrivato il momento di fare pulizia.

Nei prossimi quattro anni, l’azienda municipalizzata punta a dismettere almeno 160 carrozze, 75 motori e decine di altri materiali ormai inutilizzabili, liberando spazio prezioso per il funzionamento dei mezzi attuali.

Non si tratta solo di liberare metri quadrati: ogni pezzo sarà messo all’asta con l’obbligo di rottamazione, trasformando vecchio ferro in nuove risorse economiche.

L’Atac conta di ricavare più di 1,3 milioni di euro, soldi utili per rimettere in moto la macchina dei trasporti capitolini.

Tra i materiali in vendita ci sono anche le storiche carrozze delle linee A e B della metropolitana, veri e propri pezzi di memoria cittadina.

Ogni sedile consunto, ogni porta scardinata racconta una storia: quella dei pendolari di ieri, dei bambini che guardavano i finestrini durante il tragitto, delle corse all’ultimo minuto verso lavoro e scuola.

Non solo Atac: nei tre depositi sono custoditi anche rotabili della Regione Lazio e di altri enti. Non è la prima volta che i vecchi mezzi romani vengono messi all’asta: nel 2024 erano stati venduti materiali per 300mila euro, mentre i bus da 18 metri del marzo 2025 erano stati letteralmente “spazzati via” dagli acquirenti.

Ora tocca a queste carrozze e motori, che passeranno da simboli di un’era passata a pezzi da collezione o materiale da rottamare.

Un addio che segna la fine di un capitolo della storia dei trasporti romani, ma anche l’inizio di uno spazio più ordinato e pronto per il futuro.

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