Puglia

addio alla prof Mariella Genovese

“Donna e docente splendida, unica, gentile e umana, discreta e infinitamente professionale”. È questo il ritratto disegnato sui social da ex alunni e colleghi di Maria Genovese, per tutti Mariella, professoressa dell’Istituto tecnico tecnologico Panetti-Pitagora di Bari venuta a mancare improvvisamente nelle scorse ore all’età di 65 anni. A ricordare la professoressa, con un lungo post pubblicato su Facebook, è in primis la scuola.

“Non sempre conserviamo un ricordo dei nostri docenti passati – scrivono dall’istituto, riferendosi in generale alla carriera scolastica di uno studente – tuttavia, se c’è un professore o una professoressa che non possiamo dimenticare, è chi ci ha insegnato italiano alle scuole superiori. Sarà perché è una delle materie che oggettivamente studiamo per più tempo, o più probabilmente perché è l’unica materia in cui siamo davvero nelle mani di chi ce la insegna, e troviamo nella letteratura e nella poesia una sponda per capire i dilemmi degli uomini e dunque per capire noi stessi”.

“Il massimo è poi se ti ritrovi una prof che ti fa uscire dalle mura scolastiche, che ti sorride benevola mentre ti presenti nel teatro più rinomato della città con una felpa francamente inguardabile, o magari che ti porta al cinema, o a vedere una mostra con le foto più importanti dell’anno, perché quelle esperienze te le porti nel cuore e le ricordi per sempre – proseguono dalla scuola – e qualcosa qualcosa (una battuta, una scena, una foto, una storia) ti rimane addosso. Una che ti fa leggere i giornali, che ti costringe a pensare con la tua testa, a discutere, a dissentire”.

L’immagine descritta, quindi, è esattamente quella della docente scomparsa nelle scorse ore. “Chissà come vivranno questi ricordi le centinaia di studenti che queste cose le hanno vissute con la prof Genovese – scrivono, infatti, dal Panetti-Pitagora – chissà come hanno reagito quando ieri mattina hanno ricevuto la notizia che di colpo la prof non c’è più. Maria, per gli amici Mariella, che amava tante cose: i suoi studenti, la vita, la sua famiglia, i suoi amici, la pasticceria francese, la letteratura e l’arte in tutte le sue forme. Mariella, che prendeva maledettamente sul serio il suo lavoro di insegnante di Lettere, elegante nei modi ma diretta nei contenuti”.

“Noi siamo ancora increduli e sgomenti e completamente inermi, mentre pensiamo che la sua figura discreta non frequenterà più i nostri corridoi – concludono dalla scuola -. Ci stringeremo un’ultima volta a lei quest’oggi, ma sappiamo che tutto quello che ha rappresentato per la nostra scuola e per i nostri studenti sarà sempre al nostro fianco”. Tra i tantissimi messaggi di alunni ed ex alunni, anche quelli di qualche genitore dei ragazzi che hanno incrociato la professoressa Genovese nel loro percorso scolastico. “Sarà dura per i nostri figli ricominciare l’anno senza di lei – scrive una mamma – quest’anno avrebbe dovuto accompagnarli alla maturità. Una grande perdita per la comunità scolastica e soprattutto per i nostri ragazzi”.




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