Addio ad Alvaro Vitali, morto il “Pierino” della commedia sexy all’italiana
Roma – Il cinema italiano piange uno dei suoi volti più iconici: è morto ieri, all’età di 75 anni, Alvaro Vitali, attore e comico che ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore di intere generazioni. A portarlo via è stata una broncopolmonite recidiva, che lo aveva costretto al ricovero due settimane fa. Le sue condizioni sembravano migliorate e l’attore aveva espresso il desiderio di tornare a casa, ma il peggioramento improvviso non gli ha lasciato scampo.
Nato a Roma il 3 febbraio 1950, Vitali era cresciuto in una famiglia numerosa e non aveva mai nascosto un’infanzia vivace e turbolenta. “Ero un vero combinaguai,” raccontava spesso con il sorriso, ricordando come la madre lo avesse affidato alla nonna, la quale a sua volta decise di mandarlo in collegio.
Il suo talento comico e la sua espressività fuori dal comune non passarono inosservati. A scoprirlo fu nientemeno che Federico Fellini, che lo scelse per un piccolo ruolo nel suo Satyricon (1969). Seguì una collaborazione stabile con il maestro, che lo volle anche in I clowns (1971), Roma (1972), Amarcord (1973) e Polvere di stelle (1973). Ma la svolta per la sua carriera arrivò con l’ingresso nel mondo della commedia all’italiana, in particolare con il filone erotico-umoristico che segnò gli anni Settanta e Ottanta.
Accanto a nomi come Lino Banfi, Edwige Fenech, Renzo Montagnani e Gloria Guida, Vitali divenne un punto di riferimento per un pubblico sempre più affezionato. Il personaggio che lo consacrò fu senza dubbio “Pierino”: monello impertinente, scolaro irriverente, emblema di un’Italia che amava ridere anche delle sue contraddizioni. Con la sua risata sguaiata e il suo sguardo furbetto, “Pierino” divenne un fenomeno di costume.
Nel corso della sua lunga carriera, Alvaro Vitali ha recitato in oltre 150 film, attraversando i generi e i decenni, reinventandosi anche in età matura. Negli ultimi anni si era fatto apprezzare da un nuovo pubblico grazie alle sue imitazioni, tra cui quella esilarante di Jean Todt, l’ex presidente della FIA, diventata virale sui social.
Con la scomparsa di Vitali, se ne va un pezzo di cinema popolare italiano, capace di coniugare leggerezza e talento. Un artista autentico, che ha saputo far ridere e affezionare il pubblico con la forza disarmante della semplicità.
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