Addio ad Alessandra Balocco, ad del gruppo dolciario. Muore tre anni dopo il fratello
Si è spenta oggi, dopo una malattia lunga un anno, Alessandra Balocco, 61 anni, presidente e amministratrice delegata della Balocco Spa, una delle realtà più conosciute del panorama dolciario italiano. Lascia il marito Ruggero Costamagna, al suo fianco in azienda e il figlio Marco.
“Immenso dolore” della società, che parla di “funerali in forma riservata” e esprime “la propria vicinanza alla famiglia in questo momento di grande dolore e si unisce al lutto della comunità di Fossano e di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla e lavorare con lei”. Il sindaco di Fossano, Dario Tallone, annuncia il lutto cittadino per il giorno dei funerali.
Figura riservata ma determinata, Alessandra aveva assunto le redini dell’azienda nell’estate del 2022, in uno dei momenti più difficili della storia familiare e imprenditoriale. Nel giro di poche settimane aveva perso il padre Aldo, presidente onorario del gruppo, e il fratello Alberto, colpito da un fulmine durante un’escursione in e-bike sull’Assietta. Due tragedie che avrebbero potuto mettere in crisi anche la realtà più solida. Invece, sotto la sua guida, l’azienda ha continuato a crescere, confermandosi punto di riferimento dell’industria dolciaria nazionale e internazionale.


Entrata in azienda nel 1990, Alessandra Balocco ha lavorato per oltre trent’anni al fianco della famiglia, promuovendo un modello imprenditoriale basato su solidità, sostenibilità e radicamento territoriale. Nel 2023, il gruppo ha chiuso il bilancio con un fatturato di 257 milioni di euro, un patrimonio di 97 milioni e oltre 400 collaboratori, di cui una parte stagionali. Il 13% della produzione è destinato all’estero, in oltre 70 Paesi, con l’Unione Europea come principale area di sbocco.
Nel suo unico colloquio pubblico rilasciato alla stampa, Alessandra aveva raccontato la difficoltà di dover prendere in mano l’azienda in un momento di lutto profondo, senza avere il tempo di elaborare il dolore. Eppure, nonostante le circostanze, era riuscita a garantire continuità e visione, tenendo salda la rotta di un’impresa familiare fondata nel 1927 a Fossano da Francesco Antonio Balocco, oggi alla quarta generazione con la nipote Diletta e il figlio Marco già attivamente coinvolti.
Sotto la sua gestione, la Balocco ha saputo affrontare anche crisi esterne come la pandemia, la crisi energetica, l’inflazione delle materie prime e il cosiddetto “Pandoro-gate”, l’inchiesta legata alla promozione con Chiara Ferragni. Alessandra ha sempre respinto con fermezza ogni accusa, difendendo con determinazione la reputazione dell’azienda e il lavoro di chi vi opera: «Non abbiamo mai attuato pratiche scorrette. Il nostro impegno è quotidiano, a tutela della realtà che rappresentiamo», aveva dichiarato.


Alessandra Balocco incarnava una visione imprenditoriale sobria, concreta e profondamente piemontese. Coniugava responsabilità e pragmatismo, senza cedere ai riflettori: «Non si arriva per caso a quasi cent’anni di tradizione. È il frutto di fatica, sacrificio e senso del dovere». Aveva raccolto il testimone del fratello Alberto e del padre Aldo con lucidità e coraggio, convinta che l’impresa fosse prima di tutto una comunità.
Il Consiglio di Amministrazione, composto da Ruggero Costamagna, Marco Costamagna, Diletta Balocco, Assunta Pinto e Gianfranco Bessone, Consiglieri di Amministrazione, “proseguirà lo sviluppo dell’azienda seguendo fedelmente l’esempio e le linee guida tracciate da Alessandra”.
Il ricordo di Alessandra Balocco
“Con la scomparsa di Alessandra – scrive il sindaco di Fossano Dario Tallone – Fossano perde una donna che ha dato moltissimo alla sua città e al tessuto economico del nostro territorio. A nome dell’amministrazione e della cittadinanza, esprimo cordoglio alla famiglia e profonda riconoscenza per l’opera svolta».
“La morte di Alessandra Balocco è una notizia tristissima per il nostro Piemonte. Perdiamo una donna di valore che ha saputo incarnare a pieno quella tradizione delle grandi famiglie imprenditoriali della nostra terra che sanno unire crescita, visione e attenzione per le proprie comunità. Alla famiglia le condoglianze mie e di tutto il Piemonte” dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
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