Sardegna

Addio a Vincenzo Tupponi, il “mitico” Murena, l’ultimo sherpa barbaricino


MURENA IL PIONIERE – In tutta la Barbagia e dintorni, Murena fu un punto di riferimento saldo, quasi un marchio di fabbrica nel mondo dell’escursionismo tra il Supramonte di Oliena e le aree limitrofe, oltre a essere precursore, quando ancora non si parlava di trekking organizzato, anticipando l’attività di guida ambientale che si sarebbe poi ampiamente diffusa nel territorio.
La sua profonda conoscenza del luogo derivava dalla preparazione familiare: suo padre era infatti un capraro della vallata di Lanaìttu. Il giovanissimo Murena si forgiò in mezzo a quella natura che amava e rispettava, e che da guida esperta avrebbe poi trasmesso a ogni escursionista accompagnato.

Murena nel Supramonte

Murena nel Supramonte

In un’intervista (pubblicata nell’agosto del 1996) intitolata La “murena” nella foresta, Tupponi raccontava la genesi della sua attività: «È stato l’amore e la passione per il nostro incomparabile territorio che mi hanno spinto. Tutto è nato intorno al 1978 – rispondeva –, allora avevo circa trent’anni quando qui in zona non si parlava ancora di trekking organizzato. Venni contattato dai responsabili nazionali del WWF di Roma, che cercavano un esperto del posto per studiare un itinerario da proporre agli escursionisti per una settimana in Barbagia, escursione che poi venne effettuata in occasione della Pasqua del 1979. Da qui è partita l’attività, con i successivi contatti con la cooperativa “La montagna” di Roma…»

Murena ha avuto modo di conoscere diversi personaggi famosi, con molti dei quali è nata una grande amicizia, come nel caso dei fratelli Remy, che accompagnò alla ricerca di pareti impegnative. Ricordava con piacere anche l’alpinista Reinhold Messner, accompagnato per la realizzazione di un programma richiesto da Rai3 sui canyon più interessanti d’Italia, che nel nostro caso riguardava Su Gorropu e Cala Goloritzé. Sempre a riguardo di programmi televisivi, fece da guida alla troupe di Canale 5 per le riprese della trasmissione Jonathan di Ambrogio Fogar.

Il nome di Murena è stato inoltre per lungo tempo un riferimento per giornalisti e operatori dell’editoria nel settore del turismo compatibile, dell’ambientalismo e della paesaggistica, collaborando con testate quali Airone, Bell’Italia, Itinerari e Luoghi, Caravan Camping, Gente Viaggi e Guida della Sardegna del Cai.

Murena in esplorazione alla dolina di Su Sercone

Murena in esplorazione alla dolina di Su Sercone

IL RICORDO DELLO SPELEOLOGO ASTE – Lo speleologo-trekker, scrittore e fotografo Elio Aste, lo ricorda con affetto: «Sono stato uno dei primi a scoprire Murena e a comprenderne le qualità e la competenza che possedeva del territorio. Conosceva il Supramonte in ogni anfratto, era affidabile, infaticabile e sicuro. Conosceva a fondo il territorio e i numerosi pastori che lo popolano e che tante volte lo hanno accolto nei loro sperduti ovili. Nel 1982 mi è stato d’aiuto fondamentale per localizzare e fotografare le zone più impervie, come Su Sercone, Donanìcoro, ‘Eliches ‘Artos e altri luoghi che poi ho ampiamente fotografato e descritto nel mio libro Sardegna nascosta (libro edito da La Torre nel 1984, divenuto un bestseller di narrativa ambientalistica in Sardegna – N.d.A.)».

Murena con Piero Pelu'

Murena con Piero Pelu’

Dopo un’esistenza dedicata all’ambiente e al territorio, l’anziano Murena, ormai stanco e acciaccato, dopo aver subito un intervento cardiologico, aveva appeso al chiodo i suoi scarponi da escursionista. Ha prestato la sua collaborazione presso la Residenza turistica di Su Gologone, località che aveva sempre usato come base di partenza per guidare numerosi gruppi di turisti. Il peggioramento del suo stato di salute ha portato al ricovero presso l’ospedale San Francesco di Nuoro, dove è venuto a mancare lo scorso 14 ottobre, ponendo fine al suo viaggio tra i paesaggi mozzafiato del Supramonte e della vallata di Lanaìttu.


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