Addio a Salvatore Garritano, giocatore dell’ultimo scudetto del Toro

Se n’è andato esattamente a cinquant’anni dalla stagione più bella, quella che si concluse con lo storico scudetto del Toro. Avrebbe compiuto settant’anni all’antivigilia di Natale, Salvatore Garritano: simbolo del calcio calabrese (e zio del centrocampista cosentino Luca), era nato a Cosenza nel 1955 ed esplose da giovanissimo nel calcio che conta con la maglia della Ternana.
Aveva diciannove anni quando diede un contributo prezioso allo squadrone di Pulici e Claudio Sala, guidato in panchina da Gigi Radice. Quell’anno, da rincalzo dei celeberrimi Gemelli del Gol, collezionò cinque gettoni e un gol fondamentale, quello segnato a inizio aprile 1976 che valse la vittoria sul Milan regalando il sorpasso sulla Juve.
Terminata nel 1978 dopo tre indimenticabili stagioni l’avventura granata, Garritano giocò a Bergamo e Bologna ma la sua carriera fu condizionata da un grave infortunio alla caviglia. Abbandonati gradualmente i grandi palcoscenici, proseguì la sua carriera nelle serie minori giocando a Omegna, a Sorrentino, a Latina, per poi chiudere la carriera a 41 anni nelle file dell’Alcamo. Da anni affetto da una leucemia cronica, denunciò in più occasioni anche l’abuso di farmaci nel calcio degli anni Settanta e Ottanta.
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