Toscana

Addio a Pietro Zambri. Ha fatto la storia del calcio giovanile aretino


Lo sport aretino piange la scomparsa di Pietro Zambri, uno dei tecnici più apprezzati del calcio giovanile. Il suo nome è legato soprattutto al periodo di massimo sviluppo del Gruppo Sportivo San Domenico, società che ha rappresentato per almeno trent’anni una delle eccellenze cittadine. Meticoloso, scrupoloso nell’insegnare ai suoi ragazzi la tecnica di base e la lealtà nei confronti di compagni, avversari e arbitri, è stato un istruttore più che un allenatore, burbero solo in apparenza. In realtà era un uomo dal cuore tenero, infermiere di professione e con la smisurata passione per il calcio. Tra i giocatori che ha avuto il merito di lanciare nel grande calcio ci sono Alessandro Calori ed Enrico Cucchi.

Al San Domenico si era inventato una scuola calcio con squadre di vari colori: i rossi della Dinamo, i gialli del Santos, i bianchi del Real Madrid, i verdi dell’Ajax, i blu del Cosmos. Alla fine del corso c’era un piccolo trofeo in omaggio per tutti: di solito un pulcino con un pallone, scolpiti nel legno, che realizzava con le sue mani. Lo chiamavano “Frullino” perché non si fermava mai, aveva mille idee, sempre in tuta per non perdere tempo. Arrivava al campo con la sua 126 verde scuro e lì dentro non c’erano solo quattro sedili e un volante ma tutto il suo amore per il pallone. Durante la sua carriera aveva lavorato anche con altre società, tra cui la Sansovino.

Pietro Zambri si è spento a 93 anni. La salma si trova presso le cappelle mortuarie dell’ospedale San Donato. I funerali verranno celebrati martedì prossimo, 27 agosto, alle ore 15 presso la chiesa di San Giuseppe artigiano. Alla famiglia le condoglianze della redazione di Arezzo Notizie


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