Toscana

Addio a Ivan Teobaldelli: il ricordo degli amici


È morto Ivan Teobaldelli “raffinato artista e intellettuale che ha segnato in maniera indelebile con le sue opere e la poliedrica attività a livello nazionale e locale la vita culturale degli ultimi decenni”. Così lo ricordano il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi, e l’assessora Michela Botteghi. Nato a Sestino nel 1949 si è spento nella giornata di ieri nella città tifernate dove viveva con la famiglia.

“Un autorevole artista e intellettuale che si è distinto in vari ambiti con ruoli di primissimo piano, spesso precursore su di tematiche che hanno spaziato dalle libertà individuali ai diritti delle persone”, ha concluso Secondi.

Scrittore e giornalista pubblicista, nel 1982, Fondatore e direttore di Babilonia, che ha diretto dal 1983 al 1995, Scrittore e giornalista pubblicista, nel 1982. Nel 1993 ha pubblicato per Einaudi il romanzo Esercizi di castità, mentre è del 1997 il saggio La biblioteca segreta. Cento romanzi che raccontano l’amore omosessuale (Sperling & Kupfer). Nel 1996 dirige la galleria Il Pozzo di Città di Castello e cura per quattro anni la rassegna Cinema sotto le stelle nell’ambito del Festival delle Nazioni. Partecipa dal 1996, per 10 anni, alla rievocazione storica della Donazione della Santa Spina di Montone con la regia di spettacoli in costume. Per il teatro di Montone scrive e dirige gli spettacoli Veglia a casa Bagarello (2006), Le mille e una notte (2007) e Dos tristes tigres (2009). Autore di numerosi testi di critica d’arte, nel 2007 e 2008 cura la rassegna tifernate d’arte contemporanea applicata Wunderkammer, a Palazzo Vitelli Sant’Egidio, Città di Castello. Nell’ambito del Festival delle Nazioni di Musica da Camera di Città di Castello cura per l’edizione 2014 lo spettacolo Il volo della colomba, nel 2015 lo spettacolo Austria (in) Felix e nel 2016 Sul treno dei Fratelli Lumière, con musiche originali eseguite al piano da Daniele Furlati. Dal 2001 ha collaborato regolarmente con il mensile L’Altrapagina con reportage, recensioni d’arte e note di costume. (Fonte Wikipedia). I funerali si svolgeranno domani mercoledì 12 marzo alle ore 15 presso la Cattedrale.

Giorgio Renzi: “Un amico…che non c’è più”

“Avevamo fatto tutto un percorso formativo insieme. Oltre a essere compaesani, sestinati, eravamo stati insieme a studiare a Sansepolcro. Conoscevo bene tutta la sua famiglia, cominciando dal babbo storico autista delle corriere. Inoltre ho avuto la ventura di abitare per qualche anno in quella che era la sua casa di Sestino quando lui e la famiglia lasciarono il paese. La notizia della sua morte mi ha colpito e reso triste. Sarà anche perché quando se ne vanno amici anche più giovani (aveva 5 anni meno di me) uno pensa che si avvicina anche la propria ora, ma un amico che se ne va è un pezzo di vita che se ne va! Ivan è stato un grande intellettuale poliedrico. Scrittore, giornalista, critico d’arte, regista ecc. Ma io lo voglio ricordare per le sue battaglie allora d’avanguardia. Nel 1982, se non vado errato, ha fondato la rivista “Babilonia”, che tendeva a difendere e diffondere la cultura gay. Oggi probabilmente non farebbe notizia, Ma gli inizi degli anni ottanta fu una scelta rivoluzionaria. E il non allineamento alla cultura dominante, al conformismo, è stata la cifra che ha caratterizzato la sua vita. E il suo impegno culturale. E oggi ci sarebbe bisogno di tanti Ivan, non di uno in meno. Erano anni che non ci vedevamo. L’ultima volta ci siamo visti un’estate a Sestino, ma diversi anni fa. Ma non ci eravamo dimenticati l’uno dell’altro. Invio, con tristezza ma con affetto, un saluto alla famiglia e in particolare alla sorella. Ciao Ivan, ti abbraccio ancora”.


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