Addio a Giuseppe De Masi, simbolo della lotta alla ’ndrangheta
Si è spento oggi, sabato 19 luglio, all’età di 92 anni, Giuseppe De Masi, figura emblematica della lotta civile contro la ’ndrangheta. Imprenditore calabrese tra i primi ad opporsi apertamente al potere dei clan, De Masi ha vissuto gran parte della sua vita sotto scorta, dopo essere stato vittima di minacce, attentati e gravi intimidazioni.
Originario di Cittanova, nel cuore della Piana di Gioia Tauro, aveva cominciato la sua carriera come bracciante e apprendista meccanico. A partire dagli anni Sessanta, con tenacia e visione imprenditoriale, trasformò una piccola officina in una realtà industriale capace di rivoluzionare l’agricoltura calabrese e non solo. Le sue macchine agricole, frutto di brevetti innovativi, arrivarono a essere esportate fino in Medio Oriente e in America.
Rigoroso nel rispetto delle regole e vicino ai suoi dipendenti, Giuseppe De Masi costruì un’impresa familiare che divenne un punto di riferimento per il territorio e un esempio di legalità. Fu lui, nel 1990, il primo imprenditore calabrese a denunciare pubblicamente la morsa mafiosa, decidendo di chiudere l’azienda dopo un attentato che distrusse una delle sue abitazioni. La sua clamorosa presa di posizione fu trasmessa in diretta dal Tg2, segnando un momento spartiacque nella lotta alla criminalità organizzata.
Nonostante il dolore e le difficoltà, De Masi riaprì la sua attività con l’appoggio dei suoi operai, e rifiutò sempre di piegarsi al racket. Collaborò con le forze dell’ordine, contribuendo a operazioni contro le estorsioni, e nel 2013, dopo un altro grave attentato alla Global Repair, azienda del gruppo situata nei pressi del porto di Gioia Tauro, tornò sotto protezione insieme al figlio Antonino, anche lui in prima linea nella battaglia antimafia.
Negli ultimi anni, provato dalla malattia e dall’età, aveva scelto di restare a vivere a Rizziconi, la terra che non ha mai voluto lasciare, circondato dall’affetto della moglie Lina, dei suoi figli – Antonino, Michele, Sara, Caterina e Graziella – e dei numerosi nipoti. La sua storia è stata raccontata da giornalisti e programmi televisivi, e vive oggi anche nel libro autobiografico del figlio Antonino, Inferi, scritto con il giornalista Pietro Comito.
I funerali di Giuseppe De Masi si terranno domani, domenica 20 luglio, alle ore 17, alla Casa di Nazareth di Contrada Badia a Rizziconi. La camera ardente sarà allestita a partire dalle ore 9. Con la sua scomparsa, la Calabria perde non solo un imprenditore lungimirante, ma una coscienza civile che ha saputo alzare la voce quando tutti tacevano.
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