Addio a Giuliano Besson, leggenda della Valanga Azzurra
Un malore improvviso si è portato via all’alba di oggi l’ex campione di discesa libera Giuliano Besson. Settantacinque anni compiuti – era nato il primo giorno dell’anno 1950 – Besson era stato un componente prezioso e vincente della Valanga Azzurra.
All’età di venticinque anni, pur essendo all’apice della sua carriera sciistica, per difendere i diritti degli sciatori fu costretto a concludere in anticipo la carriera sportiva, radiato insieme al suo amico e compagno di squadra Stefano Anzi. “Due atleti, Stefano Anzi e Giuliano Besson, sono stati radiati a venticinque anni, quinto al mondo e settimo al mondo, e non abbiamo più messo gli sci – scrisse qualche anno fa Besson nella biografia curata dal giornalista Augusto Grandi –. La decisione non l’abbiamo presa noi, l’ha presa Cotelli. Pensavano di portare un programma ma non erano a conoscenza di quali erano le vere esigenze, perché noi discesisti partiamo in quindici ma a fine stagione eravamo in sette, otto”. Insomma, vennero squalificati per la loro attività “sindacale” in difesa degli sciatori.
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Una volta lasciata l’attività agonistica, il campione originario di Sauze d’Oulx era diventato un imprenditore di successo, dedicandosi per anni all’attività di famiglia nel settore ricettivo-alberghiero e, soprattutto, fondando un marchio d’abbigliamento sportivo di successo, l’Anzi-Besson, insieme al suo compagno di squadra Anzi.
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