Marche

addio a Davide Perugini, l’edicolante super tifoso. Il suo chiosco era il polo del mondo Vuelle

PESARO – Davide non tornerà. La serranda abbassata della storica edicola di piazzale Matteotti non si alzerà più e quella scritta-preghiera, “Davide torna”, che per mesi è rimasta incollata, ieri è stata sostituito da una sterlizia e un biglietto vergato a mano: “Fai buon viaggio”. Davide Perugini non ce l’ha fatta. Si è spento ieri a 52 anni, a 7 mesi dall’ictus che l’aveva colpito lo scorso marzo. Da allora era in coma farmacologico in una struttura riabilitativa. E in tanti oggi lo piangono. Famoso per la sua passione per la Vuelle, dai tempi dell’hangar e della Scavolini, la sua edicola era il ritrovo a cielo aperto di tutti gli appassionati di basket. Clienti e non solo. Davide amava commentare partite, mercato giocatori e tutto lo scibile cestistico su cui si informava con appetito insaziabile.

Una conoscenza senza limiti, tale da conferirgli rispetto per ogni sua affermazione, credito per le notizie che rivelava e affetto da parte di chiunque lo conoscesse per quella generosità innata di chi vive una passione senza condizioni. Al punto che per i molti pesaresi che condividevano con lui la passione per la pallacanestro il chiosco di piazzale Matteotti era diventato una tappa fondamentale della giornata. Tra aneddoti del passato e confronti sulle partite si era costruito un mondo attorno a quell’edicola in cui Davide risultava l’attore principale attorniato da tanti amici che lo hanno apprezzato per la sua intelligenza e simpatia.

Poco tempo fa si era raccontato: «Avevo 20 anni quando presi l’edicola, avevo finito di studiare e cercavo un lavoro bello, da fare a contatto con la gente. Allora questo era uno dei posti più centrali della città, luogo di grande passaggio e molto più frequentato rispetto ad oggi, anche se è comunque rimasto un punto nevralgico». Quel chiosco era la sua vita e ci passava più di 14 ore al giorno senza ferie. «La giornata è lunga e gli orari sono l’unico difetto di questo lavoro, ma passa sempre molto velocemente il tempo. Ormai è il ritrovo di tanti che seguono la Vuelle». Di quella empatia e capacità di socializzare ha fatto il suo modo di essere ed è stato amato per e per questo verrà ricordato con affetto. Negli ultimi anni aveva anche iniziato a scrivere con successo su un sito locale della sua amata Vuelle.

Poi l’ictus, uno choc, il 26 marzo. La sorella Mara lo aveva trovato a casa, quando si era accorta che la serranda dell’edicola non si era alzata. In tutto questo tempio non è mai mancata la solidarietà degli amici che continuavano a chiedere di lui tanto da creare una chat Whatsapp gli “Amici di Davide”.

Sui social un’ondata di dolore sincero in suo ricordo. Messaggi dalla Vuelle, dall’ex Inferno Biancorosso («Un diavoletto diventato angelo») e tantissimi altri baskettari. «Ciao amico mio – scrive coach Giulio Gigliotti – Già non vederci più quotidianamente mi aveva creato un grande vuoto. Da lassù potrai assistere a tutte le attività sportive che ci appassionavano. Non ti scorderò». «Davide, amico con cui condividevo un sacco di cose di cui la maggior parte di basket – scrive coach Giorgio Secondini – Stavo per venire a Montelabbate ieri ma non ho fatto in tempo». Per l’ultimo saluto a Davide, l’appuntamento è per lunedì 21 alle 16 nella chiesa di Villa San Martino.




Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »