Acquedotti, nuovo accordo sindacale con aumento del 17 per cento. Le nuove sfide
È di oggi giovedì 15 maggio l’accordo tra Cafc Spa e la rappresentanza sindacale per corrispondere un premio ai risultati ottenuti nel 2025: il nuovo accordo sindacale prevede un incremento del 17 per cento rispetto al precedente. Cafc, che si occupa della gestione degli acquedotti per la città di Udine, ha premiato i dipendenti per “il ruolo strategico nella crescita dell’azienda”: nel 2024, il bilancio si è chiuso con investimenti per circa 43 milioni di euro nelle infrastrutture idriche del territorio.
“Investire nel capitale umano”
“Le sfide industriali a cui siamo chiamati a far fronte – così il presidente Salvatore Benigno – implicano un’attenta attività di investimento nel capitale umano. Per questo utilizziamo, ad esempio, l’accordo quadro per il lavoro agile, rinnovato per un ulteriore triennio, quello sulle ferie solidali per fare fronte a situazioni di difficoltà dei colleghi, sulla reperibilità con importi superiori a quelli previsti dai contratti collettivi nazionali, o ancora l’istituzione delle commissioni paritetiche”.
Focus sicurezza sul lavoro
Due gli ambiti di intervento delle commissioni, costituite da rappresentanti aziendali e sindacali: il Gruppo paritetico sicurezza, per migliorare la consapevolezza sull’uso dei dispositivi di protezione individuale, e il Gruppo paritetico sostenibilità, per il rispetto dei principi di sostenibilità e circolarità, con un focus sulla mobilità sostenibile. “Tematiche fortemente di attualità – specifica il presidente –, in particolare per la sicurezza sul lavoro. Riteniamo che un’azienda cresca solo se insieme ad essa crescono anche le sue persone”.
Transizione digitale ed ecologica
La transizione digitale ed ecologica rappresenta una sfida cruciale per il futuro del settore delle utilities, in particolare per le società di gestione del servizio idrico integrato come Cafc. Il futuro del lavoro sarà inoltre caratterizzato da un impatto significativo dell’intelligenza artificiale, specialmente nelle mansioni a basso valore aggiunto, come il data entry, che verranno progressivamente automatizzate. Tuttavia, emergeranno molte opportunità per i professionisti specializzati nell’analisi dei big data, come per i green job, che richiedono lo sviluppo di competenze trasversali.
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