Acque benefiche, archeologia, silenzio e natura: i tanti tesori di San Casciano dei Bagni da scoprire tutto l’anno
Che a San Casciano dei Bagni ci fosse un importante santuario, gli archeologi lo sapevano, ma non sapevano dove. Durante gli scavi intorno al Bagno Grande, le terme di origine etrusca, avevano trovato un piccolo orecchio e un dito in bronzo. Si sapeva che alla fine del Cinquecento i Medici avevano portato alle nuove Terme del Portico, un paio di chilometri più in là, un altare e altre parti provenienti dal Bagno Grande, prova che lì doveva esserci molto di più. Dal 2018 al 2021, gli scavi sono continuati senza risultati eclatanti. Ciononostante la sindaca Agnese Carletti, che ha sempre creduto nell’impresa e nel tesoro nascosto sul suo territorio, ha acquistato un orto abbandonato vicino all’antica vasca termale affinché la ricerca potesse continuare. Casomai non si fosse trovato nulla, l’area sarebbe stata messa a disposizione di chi tuttora va a fare i bagni curativi alla sorgente considerata un toccasana per la salute. Invece, proprio in quell’orto, tra il 2022 e il 2024 sono stati rinvenuti i resti dell’antico santuario, 24 statue e decine di ex voto in bronzo. Una scoperta straordinaria, anzi il più importante scavo in corso in Italia che ha portato il borgo toscano al confine con Lazio e Umbria sulle pagine di tutti i quotidiani nazionali.
Bronzi, una scoperta straordinaria
Oggi i bronzi di San Casciano, invece di restare chiusi in un deposito in attesa di un museo chissà quando, sono in tournée, prima a Napoli, Reggio Calabria e Berlino e, dal 4 dicembre all’8 marzo 2026, ad Aquileia con la mostra «Gli dèi ritornano». «È un modo per far conoscere anche il nome di San Casciano dei Bagni», dice Federica Damiani che, innamorata del suo paese, gli dedica molto tempo ed energie, pur avendo un ruolo dirigenziale nell’associazione di alta ospitalità Leading Hotels of the World. Insieme alla sindaca e ad altre professioniste del posto, nel 2017, hanno creato La Terrazza, un programma estivo di incontri culturali nei luoghi più scenografici. «L’obiettivo è promuovere il nostro borgo attraverso l’arte, la letteratura, il giornalismo, il cinema e molto altro», spiega Federica che grazie ai suoi contatti, in questi anni, ha portato (e spesso intervistato) davanti a un pubblico numeroso e attento più di cento personaggi della cultura, tra i quali Margherita Buy, Massimiliano Fuksas, Walter Veltroni, Carlo Cracco, Walter Veltroni, Ferzan Özpetek, Cristiana Capotondi. Proprio la Capotondi, aveva preso casa lì – «in cima al mondo», scriveva su Instagram – qualche anno fa. Anche Sabrina Ferilli e Flavio Cattaneo stanno ristrutturando un podere nella campagna intorno. E non è più un mistero che Tim Burton abbia comprato una tenuta nella frazione di Palazzone, immersa in quel paesaggio di colline monumentali. In un certo senso il Covid ha riacceso l’interesse verso i borghi, che all’epoca erano un’evasione alle restrizioni dei lockdown, mentre oggi sono rivalutati lo stile di vita più lento, i prezzi più accessibili, i rapporti più umani, oltre al fascino storico che spesso li contraddistingue.
Venticinque sorgenti di acque calde e fredde
San Casciano è un’apparizione con le sue case in pietra arroccate attorno al castello. Si arriva in una piazza alberata che in realtà è una terrazza affacciata sulla campagna, dove le persone si fermano a leggere, a parlare, a contemplare. Al mattino al bar ci sono i soliti clienti che fanno colazione e commentano gli ultimi giorni con quell’accento toscano imbastardito dalla vicinanza di altre regioni. Vita normale, semplice, come un piatto di pici all’aglione che non manca mai nei menù delle trattorie alla buona. Come ai tempi degli Etruschi, l’attrazione principale sono ancora le 25 sorgenti di acque calde e fredde, che – sospirano gli anziani – facevano bene anche agli imperatori romani. Nella zona dei nuovi bagni medicei, nei primi anni Duemila, è nato il resort Fonteverde, un centro termale super innovativo per l’epoca, che univa medicina, teorie olistiche e alta ospitalità. Al momento mancano una ristrutturazione sostanziale e un pubblico internazionale, ma questo resort a cinque stelle ha tutte le carte in regola per dare slancio a un intero territorio. E quello di San Casciano dei Bagni potrebbe così diventare un modello di sviluppo virtuoso dei borghi, con un gruppo di donne intraprendenti alla guida, un antichissimo tesoro emerso dal fango e un’accoglienza curata e curativa.
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