Basilicata

Acquaro, scoppia la polemica sulla nomina di un presidente di seggio

Polemiche ad Acquaro per la nomina di un presidente di seggio non residente nel centro vibonese, i cittadini contestano la scelta della Corte d’Appello: “Un’offesa a chi è iscritto nelle liste comunali”


ACQUARO (VIBO VALENTIA) – Ad Acquaro si accende la polemica in vista delle prossime elezioni comunali del 23 e 24 novembre, a causa della nomina di un presidente di seggio non residente nel comune. La decisione, arrivata dalla Corte d’Appello competente, ha suscitato malumori e interrogativi tra i cittadini.

«Sembra strano – affermano alcuni giovani del paese – che sia nominato un presidente proveniente da un altro comune. È un’offesa per tutti coloro che sono iscritti nella lista delle persone idonee a ricoprire questo incarico nel comune di Acquaro».

Secondo quanto si apprende, la persona designata avrebbe presentato una specifica richiesta alla Corte d’Appello, chiedendo non solo di essere nominata presidente di seggio per le comunali di Acquaro, ma anche indicando la sezione nella quale preferiva operare. Coincidenza vuole – o forse no, secondo qualcuno – che la nomina sia poi arrivata proprio per la sezione da lei richiesta.

La vicenda sta alimentando discussioni accese nel piccolo centro delle Serre vibonesi, dove non si ricordano precedenti simili. Per molti cittadini si tratta di una scelta che mina il principio di rappresentanza e di equità nella gestione dei seggi elettorali; altri, invece, invitano alla calma e a rispettare le procedure previste dalla legge.

ACQUARO, LA POLEMICA SUL PRESIDENTE DEL SEGGIO IN UNA TORNATA ELETTORALE SUI GENERIS

Ma ad aumentare l’attenzione e il clima di incertezza contribuisce anche una tornata elettorale particolarmente insolita. Per la prima volta, infatti, ad Acquaro è in campo una sola lista, dopo che la lista “Uniamo Acquaro”, che doveva essere capeggiata da Giuseppe Barilaro, è stata ricusata.

Di conseguenza, la sfida del 23 e 24 novembre non sarà tra due candidati, ma tra Giuseppe Ferraro, che guida la lista “Acquaro Bene Comune”, e la soglia del quorum necessaria per rendere valida l’elezione. Qualora non si raggiungesse il quorum, il prossimo appuntamento con le urne non sarebbe troppo lontano: le nuove elezioni comunali si potrebbero infatti tenere tra aprile e maggio.

Uno scenario che, paradossalmente, potrebbe rendere soddisfatti entrambi gli schieramenti. Ferraro, in una nota pubblicata da “Noi di Calabria”, ha espresso “il dispiacere mio e dei componenti della lista per quanto accaduto. Avremmo preferito un confronto diretto con un avversario reale, con un nome e un programma, piuttosto che misurarci con una sfida impegnativa come quella contro il quorum”.

Dall’altro lato, Barilaro e la sua squadra potrebbero tornare in campo in primavera e, questa volta, giocare ad armi pari in una competizione elettorale aperta e completa. Un quadro, dunque, che rende questa tornata elettorale una delle più atipiche e discusse nella storia recente del piccolo centro vibonese.


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