Acqua, Arera: i gestori migliori in Emilia-Romagna, Lombardia e Toscana
Dal Piemonte alla Toscana, passando per la Lombardia e le Marche, si rafforza la mappa delle eccellenze italiane nella gestione del servizio idrico. A stabilirlo è Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, che ha pubblicato i risultati del sistema di incentivazione per la qualità tecnica e contrattuale del biennio 2022-2023, premiando i gestori che si sono distinti per performance o miglioramenti significativi.
Durante il seminario “Investimenti e qualità nel servizio idrico integrato”, tenutosi il 17 luglio a Milano, sono stati assegnati riconoscimenti ai primi tre classificati in 14 diverse graduatorie, per un totale di 42 posizioni sul podio.
Criteri di valutazione
Il meccanismo premia sia la qualità tecnica (riduzione delle perdite idriche, continuità del servizio, qualità dell’acqua, efficienza della rete fognaria e dei sistemi di depurazione), sia la qualità contrattuale (tempi e modalità di attivazione e cessazione del servizio, accessibilità e gestione dei rapporti con l’utenza).
Dal 2018 per la qualità tecnica e dal 2020 anche per quella contrattuale, Arera ha definito indicatori specifici e fissato obiettivi, monitorando i progressi dei gestori in tutta Italia. Il sistema ha coinvolto 201 gestori per la qualità tecnica e 270 per quella contrattuale, coprendo quasi il 90% della popolazione nazionale.
Eccellenze 2022-2023
Nella qualità tecnica complessiva, il primo posto va a Ireti Spa (Emilia-Romagna, provincia di Piacenza), seguita da Hera Spa (Ferrara) e Cap Holding (Milano). Per la qualità contrattuale, si distinguono Acquedotto Poiana Spa (Friuli-Venezia Giulia), Atac Civitanova (Marche) e Ccam – Acquedotto del Monferrato (Piemonte).
Guardando ai singoli indicatori, la fotografia restituisce un’Italia a più velocità. Nella lotta alle perdite idriche, ad esempio, spiccano Nuove Acque Spa (Toscana), mentre per la maggiore riduzione delle perdite viene premiata Gori Spa (Campania). Milano eccelle nello smaltimento dei fanghi di depurazione grazie a MM – Metropolitana Milanese, mentre nella qualità dell’acqua depurata si segnala Geal (Toscana nord).
Sul fronte delle interruzioni di servizio, BrianzAcque (Monza e Brianza) è il miglior gestore, mentre per la qualità dell’acqua erogata emerge Atac Civitanova. Nell’adeguatezza del sistema fognario, bene Acquevenete (Veneto) e Acam Acque (Liguria).
Divario territoriale
La maggior parte dei podi è concentrata al Nord e al Centro: 20 nel Nord Ovest, 9 nel Nord Est, 11 al Centro. Solo 2 podi vanno a gestori del Sud e delle Isole, pur trattandosi di aziende di grande dimensione. Un dato che conferma, secondo Arera, l’esistenza di un “water service divide” da colmare. Il meccanismo di incentivazione si basa su una logica di premi e penalità: riconosce i gestori “top performer” (stadio III) e quelli che hanno realizzato i miglioramenti più significativi (stadio IV), assegnando punteggi in base agli scostamenti rispetto agli obiettivi.
Percorso strutturato
Secondo Arera, l’efficacia di questi strumenti regolatori sta nella capacità di stimolare investimenti e trasparenza nei confronti degli utenti. Il prossimo passo sarà ampliare ulteriormente il numero di gestioni valutate e supportare il recupero di ritardo infrastrutturale, soprattutto nel Mezzogiorno. Per gli utenti, queste valutazioni si traducono in migliori servizi, maggiore continuità nell’erogazione dell’acqua, minori perdite lungo la rete e tempi più rapidi di risposta da parte dei gestori. Un passo importante verso un sistema idrico nazionale più efficiente, moderno e orientato alla qualità.
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