Acea, il cda approva l’offerta di acquisizione da parte di Eni Plenitude
ROMA – Il consiglio di amministrazione di Acea ha approvato l’offerta vincolante da circa 600 milioni di euro di Eni Plenitude per il 100% di Acea Energia. Il perimetro dell’offerta, che include il 50% di Umbria Energy, esclude le linee di business di energy efficiency (cui sono associati crediti di imposta per il superbonus pari a circa 159 milioni di euro alla fine del 2024), mobilità elettrica, economia circolare ed energy management e relativi contratti.


L’offerta ha un corrispettivo base di 588,5 milioni di euro che comprende una valutazione di enterprise value di 460 milioni di euro al 31 dicembre 2024 per le attività comprese nel perimetro e una cassa netta normalizzata al 31 dicembre 2024 di 128,5 milioni. Prevede anche una potenziale componente aggiuntiva di prezzo fino a 100 milioni, che sarà riconosciuta ad Acea sulla base di obiettivi di performance da rilevare alla data del 30 giugno 2027.
Eni Plenitude-Acea, quando ci sarà la cessione
Il perfezionamento della cessione è previsto entro giugno 2026 ed è subordinato al via libera dell’antitrust e delle autorizzazioni in materia di golden power e foreign subsidies regulation. Per Acea, spiega la nota, l’operazione comporterà “un aumento del contributo dell’Ebitda regolato (includendo, oltre ai business regolati acqua Italia e reti, i business illuminazione pubblica e ambiente) a circa il 95% del totale, una riduzione dell’esposizione rispetto alla componente a mercato delle attività del gruppo, un impatto limitato sull’utile netto in arco piano e una riduzione dell’indebitamento finanziario netto”.
Le attività oggetto della cessione hanno generato nel 2024 ricavi per circa 1,7 miliardi e un utile netto organico pari a circa 64 milioni che non include l’effetto delle sopravvenienze attive registrate nell’anno.
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