Accordo di programma Arvedi-Ast, verso la firma scatta la contesa dei meriti
Dopo l’individuazione di una soluzione per il nodo energia, prospettato come vantaggioso per l’intera Umbria e valido come nulla osta alla firma dell’accordo di programma Ast, ecco che scatta la contesa dei meriti per il risultato ormai prossimo dato il tavolo dell’11 giugno. «Si tratta certamente di un passaggio importante – scricono in una nota i consiglieri regionali di opposizione – ma che non può essere presentato come il risultato esclusivo di pochi mesi di governo regionale, cancellando in maniera strumentale e ingenerosa tutto il lavoro svolto dalla giunta di Centrodestra tra il 2019 e il 2024».
L’intesa Arvedi Il rilancio di Ast e la definizione di un Accordo di Programma nazionale sono stati una priorità assoluta fin dal primo giorno del mandato della giunta Tesei, che ha seguito con responsabilità la delicata fase di transizione proprietaria dello stabilimento, accompagnando il passaggio al gruppo Arvedi attraverso un costante confronto istituzionale con l’azienda, con i sindacati, con i rappresentanti del Governo e gli enti locali. Nel corso del 2023 e del 2024 si è sviluppato un confronto costruttivo con il Ministro Urso, che ha condotto all’avvio della vera e propria definizione tecnica dell’accordo. A marzo 2024 è stata già ottenuta la convocazione del tavolo presso il Mimit, condiviso con azienda, sindacati e Governo nazionale una prima bozza operativa. Tutti questi passaggi – sottolineano, evidentemente pronti a dimostrarlo – sono pubblici, documentati e noti agli attori coinvolti». I sindacati, ad esmpio, ancora oggi attendono un testo e almeno fino a pochi mesi fa, tanto il sindaco di Terni Bandecchi, quanto l’assessore Regionale De Rebotti dichiaravano di non avere un dossier da vagliare. Era il febbraio scorso.
Centrodestra «Parallelamente – proseguono dall’opposizione – la giunta regionale di centrodestra ha lavorato su più fronti per rafforzare la competitività di Ast e integrarla pienamente nel tessuto economico, logistico ed energetico dell’Umbria, e si è adoperata per affrontare il nodo cruciale del costo dell’energia, promuovendo un modello innovativo per la gestione delle grandi derivazioni idroelettriche regionali, in grado di assicurare approvvigionamento 100% green a costi sostenibili per i grandi energivori. Va ricordato inoltre il lavoro portato avanti sul fronte del riutilizzo delle scorie, procedura fondamentale sia per il miglioramento ambientale, sia per l’abbattimento dei costi industriali, trasformando un rifiuto in risorsa strategica. A ciò si aggiunge lo stanziamento, deliberato dalla Giunta Tesei, di 9,5 milioni di euro a valere sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, finalizzato a favorire la conclusione dell’Accordo di Programma attraverso la realizzazione della variante stradale Staino-Pentima, infrastruttura essenziale per l’unificazione funzionale del sito produttivo e l’incremento dell’efficienza complessiva dell’impianto. Sotto il profilo infrastrutturale, negli scorsi cinque anni sono state promosse e sostenute tutte le opere funzionali allo sviluppo di Ast: dal completamento del raddoppio ferroviario sulla Orte-Falconara, alla velocizzazione della linea ferroviaria per Civitavecchia, fino alla progettazione della piattaforma logistica di Terni-Narni e ai collegamenti intermodali con i porti tirrenici. Senza un sistema logistico moderno, integrato e competitivo, nessun rilancio dello stabilimento sarebbe stato possibile».
Il futuro di Acciai speciali Terni «Negli anni di governo regionale, il Centrodestra ha lavorato con costanza e serietà, incontrando regolarmente le parti sociali, raccogliendo le istanze dei lavoratori, collaborando in modo continuativo con i tecnici regionali e con le istituzioni nazionali. Ast non è mai stata usata dal Centrodestra come terreno di propaganda o di promozione personale, e dispiace, oggi, assistere a una narrazione che attribuisce alla Giunta Proietti il merito di un risultato costruito giorno dopo giorno dalla precedente amministrazione. Se oggi si arriva alla firma di un Accordo di Programma è perché chi ha governato fino allo scorso novembre ha posto, con pazienza, competenza e visione tutti i presupposti politici, amministrativi e progettuali per renderlo possibile. Non ci interessa rivendicare primogeniture, ma riteniamo doveroso restituire ai cittadini, ai lavoratori e a tutti gli attori del territorio, la verità dei fatti. La buona politica si misura sui risultati concreti, non sulla riscrittura opportunistica della storia. Il futuro di Ast e dell’economia umbra meritano rispetto, non operazioni di mistificazione». Così in una nota i consiglieri regionali di opposizione: Enrico Melasecche (Lega Umbria), Donatella Tesei (Lega Umbria), Eleonora Pace (Fratelli d’Italia), Paola Agabiti (Fratelli d’Italia), Matteo Giambartolomei (Fratelli d’Italia), Laura Pernazza (Forza Italia), Andrea Romizi (Forza Italia), Nilo Arcudi (Umbria Civica – Tesei Presidente).
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