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Accoglienza invernale, scontro tra Comune e Provincia: “Bolzano non può farsi carico di tutto” – Bolzano



BOLZANO. Nel corso di una seduta straordinaria tenutasi questa mattina, la Giunta comunale di Bolzano ha condiviso e approvato un promemoria presentato dall’Assessora alle Politiche Sociali Patrizia Brillo, relativo alla situazione delle strutture di accoglienza per persone senza dimora in città, con particolare riferimento alla gestione dell’accoglienza invernale e alle emergenze abitative.

Dal documento emerge come attualmente la Città di Bolzano ospiti complessivamente 1.134 persone senza dimora. Tra queste, 540 sono accolte in strutture finanziate attraverso contributi statali, provinciali o privati. Altre 174, in particolare madri con figli minori, sono ospitate in cinque alberghi cittadini, con costi giornalieri compresi tra i 160 e i 240 euro a stanza e una spesa annua complessiva che supera i 3 milioni di euro, interamente a carico dello Stato. Sono inoltre 215 le persone accolte in strutture finanziate direttamente dal Comune, a cui si aggiungono 85 lavoratori fragili ospitati nella struttura di via Pacinotti, anch’essa sostenuta con fondi comunali. Attualmente, infine, si stima che circa 120 persone dormano in strada.

Forte preoccupazione e disappunto sono stati espressi dall’esecutivo comunale in merito alla proposta di delibera della Giunta provinciale sull’accoglienza invernale, che – se confermata – disattenderebbe gli accordi assunti nei numerosi tavoli istituzionali e verrebbe meno agli impegni condivisi con il capoluogo. L’ impostazione provinciale, infatti, prevede una forte riduzione del requisito minimo richiesto di permanenza sul territorio per l’accesso ai posti dell’emergenza freddo, che passerebbe da cinque mesi a sole quattro settimane. Viene inoltre eliminata l’obbligatorietà del possesso di documenti validi e dell’assenza di precedenti penali o pendenze giudiziarie, richiesta durante i tavoli di lavoro. L’apertura del servizio sarebbe anticipata al 01 novembre (anziché al 15) e, soprattutto, i posti letto aumentati da 70 a 90, senza un’adeguata concertazione con il Comune.

“Un’impostazione di questo tipo rischia di compromettere l’equilibrio dell’intero sistema di accoglienza, scaricando ancora una volta quasi esclusivamente sulla Città di Bolzano il peso di un’emergenza complessa ed in continua evoluzione”, dichiarano il Sindaco Claudio Corrarati e l’assessora Patrizia Brillo. “Ribadiamo pertanto la nostra posizione: il Comune intende attenersi alla proposta concordata, che prevede l’accoglienza di un massimo di 70 lavoratori fragili per il periodo invernale, dal 15 novembre al 15 aprile e il rispetto dei requisiti di accesso definiti nei tavoli tecnici. Va inoltre ricordato e sottolineato che circa 200 persone, originariamente accolte in situazioni emergenziali, sono oggi diventate presenze stabili, rendendo di fatto strutturale la pressione sull’intero sistema cittadino”.

Il sindaco, l’assessora e l’intera Giunta comunale ribadiscono in una nota come Bolzano “abbia sempre garantito il massimo impegno, operando con senso di responsabilità, spirito di solidarietà e grande disponibilità. Tuttavia, non è più sostenibile che un’emergenza di tale portata venga affrontata quasi esclusivamente da una sola città. È indispensabile – affermano – che vengano rispettati gli accordi assunti, che si lavori nel segno dell’equità e della collaborazione e che venga garantito anche il rispetto dei cittadini di Bolzano, la cui qualità della vita risulta già oggi in parte compromessa da una pressione sociale crescente”.

“La sensibilità non è mai mancata e non mancherà, ma oggi Bolzano è al limite. Non può farsi carico di ulteriori numeri rispetto a quelli già in accoglienza”, concludono il sindaco e l’assessora. “Spetta ora alla Provincia attivarsi con responsabilità e organizzare soluzioni adeguate per far fronte a quanto eccede le possibilità operative e gestionali del capoluogo”.




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