Abyss: :: Le Recensioni di OndaRock
Nello spazio di quindici anni, ovvero l’arco di tempo durante il quale Anika ha pubblicato tre progetti, la giornalista e cantante anglo-tedesca ha cambiato continuamente vestito stilistico, passando dalla minimal-wave-dark dell’esordio “Anika” allo spoken-word/trip-hop di “Change” (uscito undici anni dopo il primo album), per poi approdare alla cacofonia-noise-elettronica del nuovo album “Abyss”.
L’unica costante sono i testi, determinati, scottanti, frutto di una propensione alla denuncia e a un linguaggio crudo e ribelle.
Registrato in presa diretta nei mitici Hansa Studios di Berlino, con la complicità del fido Martin Thulin, compagno di ventura nella formazione degli Exploding View, l’album è musicalmente ispirato da Courtney Love, ma anche dall’opera omnia di Patti Smith e dal genio dell’irriverenza Genesis P-Orridge.
Grunge, punk, dub e noise-rock sono le linee guida musicali di un disco che nonostante tutto ha una malleabilità melodica che ne stempera i toni più ruvidi con slanci pop (“Walk Away”) e folk-noir (“Into The Fire”). Oltre ad Anika e Thulin nell’album sono presenti Andrea Belfi (batteria), Tomas Nochteff (basso) e Lawrence Goodwin (chitarra), grandi assenti sono i synth, per nulla utili alla fisicità diretta di “Abyss”.
Anika attacca il potere dei media nelle sfrontata “Hearsay”, parla di rapporti d’amore tossici nel rock-psych di “Honey” o di Berlino e rigurgiti fascisti in “One Way Ticket”, con un misto di riff grintosi e testi intimidatori che non vanno però oltre una piacevole prevedibilità. In più, le doti vocali non eccelse né peculiari di Anika stemperano ulteriormente il potenziale di “Abyss”.
Travolgente (“Oxygen”), imprevedibile (“Out Of The Shadows”) e commovente (“Buttercups”), il nuovo album di Anika è un progetto che i fan di PJ Harvey, Breeders e Pixies troveranno interessante. Resta però la sensazione che, nonostante le pur buone intuizioni di alcuni brani, il disco non possieda le necessarie caratteristiche per resistere all’implacabile giudizio del tempo.
14/04/2025