Abusi del clero, in Calabria 51 casi, 103 in Sicilia. Quasi assenti le condanne canoniche
E’ la Lombardia la regione con il maggior numero di casi censiti dalla Rete L’Abuso: 174 sacerdoti e laici coinvolti e 562 vittime, in gran parte minori. Seguono Veneto (88 casi e 572 vittime), Toscana (81 e 292) e Sicilia (103 e 270).
Il Molise e la Valle d’Aosta risultano invece le regioni meno colpite, rispettivamente con 16 e 4 casi.
Il secondo rapporto nazionale della Rete L’Abuso denuncia una quasi totale assenza di condanne canoniche nei confronti dei sacerdoti accusati di violenze sessuali. In molte regioni italiane, spiega l’associazione, i processi ecclesiastici non vengono avviati o restano senza esito noto.
Emblematica la Calabria, dove si contano 51 casi totali e una sola condanna in sede ecclesiastica, e la Lombardia, con 174 casi e una sola condanna canonica.
Nel dettaglio regionale, il rapporto di Rete L’Abuso segnala 36 casi in Abruzzo, 75 in Campania e 51 in Calabria, quasi tutti riguardanti minori di sesso maschile.
In Abruzzo il «sommerso» è pari a 29 casi su 36, in Campania 39 su 75, in Calabria 32 su 51. Le condanne penali definitive restano poche: quattro in Abruzzo, dodici in Campania e cinque in Calabria.
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