Abruzzo tra le Regioni resilienti e sostenibili, premiati gli sforzi sulla sanità
«L’Abruzzo viene riconosciuto tra le Regioni resilienti e sostenibili e questo è un risultato che premia gli sforzi compiuti negli ultimi anni». Così il presidente Marco Marsilio ha commentato la presentazione a L’Aquila dello studio nazionale Livelli di tutela della salute: le Performance regionali – XIII edizione 2025, elaborato dal Crea Sanità dell’Università di Roma Tor Vergata.
Secondo il rapporto, la Regione ha raggiunto un livello di performance intermedio, pari al 35% di quella massima, con un miglioramento di 8 punti percentuali nell’ultimo quinquennio. Un risultato che pone l’Abruzzo al secondo posto in Italia per crescita, subito dopo la Campania.
«Abbiamo costruito basi solide per affrontare le sfide future – ha aggiunto Marsilio – dal potenziamento dei servizi territoriali previsti dal Pnrr e dal DM 77 alla digitalizzazione, fino al rafforzamento dell’assistenza domiciliare e della presa in carico dei più fragili. È significativo che i cittadini esprimano un livello di soddisfazione in linea con la media nazionale: un riconoscimento al lavoro quotidiano svolto da medici, operatori e personale sanitario».
Il presidente ha poi rilanciato sul tema del Fondo sanitario nazionale: «Intendo portare avanti la nostra proposta di equità nel riparto: chiediamo che nei criteri vengano considerati anche la distribuzione della popolazione e la complessità del territorio, perché garantire assistenza in aree interne e montane comporta costi maggiori».
Soddisfatta anche l’assessore alla Sanità Nicoletta Verì, che ha evidenziato il cambio di passo della Regione: «L’Abruzzo è salito nelle posizioni più alte a livello nazionale, quando in passato si trovava in fondo. È un risultato importante, che testimonia il lavoro svolto per garantire la cura e l’attenzione al paziente, puntando su una sanità di prossimità, con una forte integrazione tra ospedale e territorio».
Verì ha ricordato i progressi sul fronte delle liste d’attesa, in particolare per urgenze e prestazioni brevi, e il miglioramento nell’occupazione dei posti letto: «In sanità non bisogna mai fermarsi. Restano sfide da affrontare, soprattutto sul piano delle risorse: chiediamo al Ministero una ripartizione più equa dei fondi, e il presidente Marsilio è impegnato quotidianamente su questo fronte».
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