abbattute 5 abitazioni, 14 persone (tra cui 6 bambini). Scoppia la protesta
Nella giornata di ieri, venerdì 25 luglio, sono state abbattute 5 abitazioni collocate all’interno del Parco della Magliana e abitate da 14 persone, tra cui 6 bambini che, senza poter neanche mettere in sicurezza i loro beni, sono stati costretti ad allontanarsi dall’area.
Altre abitazioni sono in procinto di essere abbattute nei prossimi giorni. L’intervento è collocato all’interno del progetto, finanziato con due milioni di euro dal fondo giubilare, denominato “Manutenzione e rifunzionalizzazione del sistema di paratoie in zona Magliana – Marconi” e che vede come soggetto attuatore la Regione Lazio.
L’area oggetto del progetto è abitata dal 2018 da una decina di famiglie (39 persone tra cui 19 minori), pienamente inserite nel tessuto sociale e sostenute in un percorso di inclusione dalla Parrocchia di San Gregorio Magno alla Magliana e dal Nuovo Comitato di Quartiere Magliana.
Già lo scorso 19 maggio l’assessore all’Ambiente del Municipio XI, Daniela Gentili, in un’intervista dai toni trionfalistici, aveva preannunciato la prossima bonifica dell’area da cose e persone. Ieri, lo sgombero parziale dell’insediamento con l’abbattimento delle prime 5 abitazioni tramite ruspe.
Per Associazione 21 luglio – che da tempo segue la comunità al fine di scongiurare lo sgombero -, la Parrocchia di San Gregorio Magno alla Magliana e il Nuovo Comitato di Quartiere Magliana siamo di fronte a una grave violazione dei diritti umani. Nello sgombero di ieri, infatti, non sono state riscontrate le garanzie procedurali previste dal Comitato Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali.
L’azione, così come raccomandato dall’organismo internazionale, non è stata accompagnata da alcuna consultazione con gli interessati e dalla valutazione di adeguate alternative allo sgombero; non si è proceduto a un preavviso congruo e ragionevole alle persone coinvolte; non si è tenuto conto delle particolari condizioni atmosferiche. A causa dello sgombero, infine, le famiglie sono state rese ancora più vulnerabili.
Ad aggravare l’azione di forza, inoltre, il fatto che l’azione delle ruspe sia stata finanziata con i fondi del Giubileo della Speranza, il cui senso lo aveva illustrato Papa Francesco nella bolla di indizione del 9 maggio 2024 nel ricordare come spesso «incontriamo persone povere o impoverite ogni giorno e a volte possono essere nostre vicine di casa. Spesso non hanno un’abitazione, né il cibo adeguato per la giornata. Soffrono l’esclusione e l’indifferenza di tanti. È scandaloso […]. Non dimentichiamo: i poveri, quasi sempre, sono vittime, non colpevoli».
Secondo Carlo Stasolla, presidente di Associazione 21 luglio: «La Regione Lazio, soggetto attuatore dell’intervento, ha il dovere di arrestare immediatamente questa azione di forza disumana, lesiva della dignità umana, profondamente ipocrita. Chiediamo l’arresto delle ruspe e il reperimento immediato di soluzione abitative per le cinque famiglie rimaste senza casa e che ora sono costrette a vagare prive di mezzi. Avvieremo nelle prossime ore procedure straordinarie, senza escludere di rivolgerci a corti internazionali, per denunciare l’accaduto e porre fine a ulteriori azioni che possano mettere a repentaglio l’incolumità delle famiglie rimaste, tra cui segnaliamo la presenza di neonati, persone con patologie anche gravi, donne in stato di gravidanza. Ricordiamo infine ai rappresentanti del Municipio XI – conclude Stasolla – che le azioni di “bonifica” riguardano la rimozione di “scarti materiali” e che, applicarlo alle persone – soprattutto quando prive di risorse – equivale a etichettarli come “scarti umani”. Tale esercizio semantico è da condannare perché pericoloso per le sue conseguenze che genera».
Associazione 21 luglio, la Parrocchia di San Gregorio Magno alla Magliana e il Nuovo Comitato di Quartiere Magliana continueranno a restare a fianco delle famiglie ancora presenti nell’area, vigileranno qualora ulteriormente vittime di violazioni dei diritti umani, sosterranno ogni azione promossa dalle istituzioni indirizzata ad offrire per loro soluzioni alternative dignitose.
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